Sono atterrati nella tarda serata di ieri all’aeroporto militare di Ciampino i 16 militari del Buccaneer, il rimorchiatore liberato domenica scorsa dopo 4 mesi di prigionia.
Subito interrogati dai Ros hanno poi fatto ritorno nelle città di provenienza dove hanno ritrovato la quotidianità e raccontato i mesi vissuti in mano ai pirati. Il primo ufficiale del Bucaneer ha raccontato di avere temuto per la sua vita e per quella dell’equipaggio. I 16 membri, dieci italiani, cinque romeni ed un croato, sono arrivati a Roma su un Boeing 767 dell’aeronautica militare.
A salutarli a nome del Governo, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta. Poi l’abbraccio con mogli, figli e parenti che li attendevano nella sala di rappresentanza dell’aeroporto. Dopo quattro mesi trascorsi tra sofferenze e paura, con mitra puntati e una scarsa razione di cibo e acqua, hanno finalmente ritrovato gli affetti e la quotidianità.
Sulle indagini stretto riserbo, imposto dalla delicatezza del frangente. Ai carabinieri del Ros avrebbero raccontato di aver visto sempre cinque o sei persone che li tenevano in ostaggio e che avevano il volto scoperto. Nessuna informazione invece circa il pagamento di un riscatto. Domenica nelle città di provenienza dei marinai sarà festa grande.
Sara Bucci
Subito interrogati dai Ros hanno poi fatto ritorno nelle città di provenienza dove hanno ritrovato la quotidianità e raccontato i mesi vissuti in mano ai pirati. Il primo ufficiale del Bucaneer ha raccontato di avere temuto per la sua vita e per quella dell’equipaggio. I 16 membri, dieci italiani, cinque romeni ed un croato, sono arrivati a Roma su un Boeing 767 dell’aeronautica militare.
A salutarli a nome del Governo, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta. Poi l’abbraccio con mogli, figli e parenti che li attendevano nella sala di rappresentanza dell’aeroporto. Dopo quattro mesi trascorsi tra sofferenze e paura, con mitra puntati e una scarsa razione di cibo e acqua, hanno finalmente ritrovato gli affetti e la quotidianità.
Sulle indagini stretto riserbo, imposto dalla delicatezza del frangente. Ai carabinieri del Ros avrebbero raccontato di aver visto sempre cinque o sei persone che li tenevano in ostaggio e che avevano il volto scoperto. Nessuna informazione invece circa il pagamento di un riscatto. Domenica nelle città di provenienza dei marinai sarà festa grande.
Sara Bucci
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