Nuovo rumore in Repubblica sul cosiddetto caso Scaramella. L’ex consulente della Commissione Mitrokin, oggi piantonato a Londra da Scotland Yard per le indagini sulla morte della spia russa Litvinenko, e i suoi rapporti con il Titano, sono oggetto di un lungo articolo, pubblicato da Repubblica, nel quale si ricorda che Scaramella è arrivato a San Marino fra il 2003 e il 2004. Nell’articolo si afferma che l’uomo si è fatto vedere spesso in compagnia dell’allora comandante della Gendarmeria, Marcello Biagioli e che nello scontro in atto all’interno della Democrazia Cristiana, fra Gabriele Gatti e Claudio Podeschi, Scaramella mette il naso negli affari dell’uno e dell’altro. "Con un risultato – scrive –: nel novembre 2004 l’allora maggioranza di centro-destra lo gratifica con due delibere per uno studio sui rischi ambientali del territorio". Ma nella ricostruzione del suo passaggio in terra sammarinese, si cita una presunta lista di nomi che – scrive il giornalista – Gabriele Gatti avrebbe consegnato all’Ambasciata italiana a San Marino su suggerimento dello stesso Scaramella". Un elenco nel quale figurerebbero i nomi di militanti dell’ex partito Comunista sammarinese, attraverso cui il denaro proveniente da Mosca transiterebbe alle casse della Sinistra italiana. Preferisce non replicare alla ricostruzione giornalistica l’ex Segretario degli Esteri, Gabriele Gatti che, da noi contattato, si limita a dichiarare che ai tempi in cui Scaramella è venuto a San Marino lui non aveva ruoli di primo piano né nel governo né nel suo partito: “Non mi sono mai adoperato – dichiara – con nessuno. Di questa questione – aggiunge Gatti - avremo modo di parlare nelle sedi più opportune: come gli organismi interni del mio partito e l’aula del Consiglio Grande e Generale".
Ancora più ermetico Claudio Podeschi che si limita ad un laconico "No Comment".
Ancora più ermetico Claudio Podeschi che si limita ad un laconico "No Comment".
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