E' bufera sulla decisione del governo di Atene di 'spegnere' la tv di stato Ert: la mossa dell'esecutivo Samaras ha creato un vero e proprio terremoto. Con il governo guidato dal premier conservatore che rischia una vera e propria crisi e il moltiplicarsi delle proteste: dopo il blackout informativo di 24 ore annunciato dai giornalisti oggi nel paese sarà sciopero generale, annunciato dai sindacati del settore pubblico e quello private contro la decisione.
E alle 6.00 di questa mattina è scattato il secondo giorno di sciopero di 24 ore di tutti i mezzi d'informazione indetto dai sindacati del settore in segno di protesta per la decisione del governo di chiudere la televisione pubblica Ert per procedere alla sua ristrutturazione. I Consigli direttivi dei sindacati dei giornalisti hanno invitato tutti i loro iscritti a partecipare alla manifestazione di protesta in programma per oggi alle 11.00 davanti alla sede della Ert organizzata nell'ambito dello sciopero generale di 24 ore indetto dai due maggiori sindacati greci, l'Adedy e la Gsee. Eccezionalmente, i mezzi radiotelevisivi potranno coprire tuttavia le manifestazioni e le iniziative che si riferiscono alla vicenda della Ert.
E sul caso Ert è scesa in campo anche l'Ue per spiegare che a far chiudere l'emittente non è stata Bruxelles. Chiarendo comunque che "la decisione deve essere vista nel contesto dei grandi e necessari sforzi delle autorità greche per modernizzare l'economia, che comprendono l'efficienza e l'efficacia del settore pubblico". Nel contesto cioè di quegli sforzi sollecitati - se non imposti - dalla Troika quale condizione al proseguimento del piano di aiuti. Il caso 'Etr' - che incassa la solidarietà di molte sigle - rischia comunque di travolgere il governo Samaras ed è ormai solo questione di ore per sapere se si spaccherà sul decreto legge con cui si è deciso di 'spegnere' Ert, licenziando tutti i dipendenti.
E alle 6.00 di questa mattina è scattato il secondo giorno di sciopero di 24 ore di tutti i mezzi d'informazione indetto dai sindacati del settore in segno di protesta per la decisione del governo di chiudere la televisione pubblica Ert per procedere alla sua ristrutturazione. I Consigli direttivi dei sindacati dei giornalisti hanno invitato tutti i loro iscritti a partecipare alla manifestazione di protesta in programma per oggi alle 11.00 davanti alla sede della Ert organizzata nell'ambito dello sciopero generale di 24 ore indetto dai due maggiori sindacati greci, l'Adedy e la Gsee. Eccezionalmente, i mezzi radiotelevisivi potranno coprire tuttavia le manifestazioni e le iniziative che si riferiscono alla vicenda della Ert.
E sul caso Ert è scesa in campo anche l'Ue per spiegare che a far chiudere l'emittente non è stata Bruxelles. Chiarendo comunque che "la decisione deve essere vista nel contesto dei grandi e necessari sforzi delle autorità greche per modernizzare l'economia, che comprendono l'efficienza e l'efficacia del settore pubblico". Nel contesto cioè di quegli sforzi sollecitati - se non imposti - dalla Troika quale condizione al proseguimento del piano di aiuti. Il caso 'Etr' - che incassa la solidarietà di molte sigle - rischia comunque di travolgere il governo Samaras ed è ormai solo questione di ore per sapere se si spaccherà sul decreto legge con cui si è deciso di 'spegnere' Ert, licenziando tutti i dipendenti.
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