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Scuola primaria. Gruppo tecnico, 'Necessario accorpare i plessi per il calo demografico'. Vantaggi sotto il profilo pedagogico

il punto sulla relazione già presentata in Commissione consiliare Istruzione

6 mag 2022
sentiamo Laura Gobbi
sentiamo Laura Gobbi

Obiettivo: razionalizzare e potenziare il primo ciclo di istruzione. Tema delicato, impattante a livello urbanistico e sociale, capace di infiammare, anche di recente, il dibattito politico. Al Gruppo di Lavoro multidisciplinare, coordinato da Laura Gobbi, Direttore del Dipartimento Istruzione con il coinvolgimento di dirigenti e rappresentanti degli insegnanti, il compito di fare chiarezza sulla relazione tecnica già approdata in Commissione consiliare Interni e Istruzione.

Interventi non più rinviabili, dettati dal calo demografico – si è detto - che dal 2011 ha raggiunto livelli emergenziali (passando da 372 nuovi nati all'anno nel 2011 ai 222 del 2021, con previsione di 180 nel 2022), e dalla necessità di qualificare ulteriormente il servizio scolastico pensando ad una riformulazione nel medio e lungo periodo dell'assetto organizzativo attuale con riferimento all'edilizia scolastica – legata al nuovo Prg -, ai trasporti, mense, personale docente e non docente.



L'auspicio – osserva in apertura il Segretario di Stato Andrea Belluzzi – è che si apra un ragionamento serio, scevro da speculazioni, su un passaggio che “riguarda il nostro futuro. La politica si dovrà assumere la responsabilità di fare delle scelte strategiche per lo sviluppo”. Quindi, i risultati dell'analisi svolta sotto quattro profili: accanto al demografico, priorità al pedagogico, senza trascurare l'aspetto finanziario e antropologico-culturale. "Il messaggio che vorremmo lanciare alle famiglie - sostiene Laura Gobbi - è l'importanza sotto il profilo pedagogico-didattico di formare classi numerose. Ciò favorisce l'apprendimento e la formazione di competenze di cittadinanza. Anche l'inclusione di alunni con disabilità potrà beneficiarne". (in allegato la Relazione del Gruppo di Lavoro)

Nei prossimi anni – è stato ricordato - la popolazione scolastica si assesterà intorno ai 700/800 per la scuola dell'Infanzia e 1100/1200 per le elementari, causa il trend di denatalità. Acquaviva, dove nel 2021 sono nati appena 6 bambini, Chiesanuova, Faetano e Montegiardino i plessi con le maggiori criticità oltre a Città e Dogana bassa. Al netto delle soluzioni transitorie nel medio periodo, tra le ipotesi di intervento nell'arco di 5-10 anni, confermata quella di dimezzare i plessi esistenti portandoli a 7. Si completa quest'anno, intanto, il trasferimento della scuola elementare di Città a Murata. 

Nel video l'intervista a Laura Gobbi, Coordinatrice del Gruppo di Lavoro.






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