La Segretaria di Stato con delega all’Informazione, in merito alla richiesta di confronto presentata dall’USGI, precisa che durante il lungo iter di redazione della legge, iniziato ben oltre un anno fa, gli incontri con gli operatori dell’informazione, le testate giornalistiche, le associazioni dei datori di lavoro, il sindacato e l’USGI sono stati diversi. Così come molteplici i contributi recepiti in questo periodo.
La Segretaria di Stato con delega all’Informazione ha sentito ed incontrato l’USGI oltre che nella fase precedente la stesura più volte, in particolare:
a maggio 2013, nell’ambito del primo convegno sulla libertà di stampa a San Marino "Libera stampa, libero Stato";
a novembre 2013 prima della presentazione del testo in prima lettura in CGG;
a marzo 2014 nella fase che vedeva la prosecuzione dell’esame del testo in CGG;
ad aprile 2014 prima della discussione nella competente Commissione Consiliare convocata per il 30 aprile. In questo incontro sono stati illustrati gli emendamenti che la Segreteria di Stato con delega all’informazione avrebbe presentato, molti dei quali proprio per accogliere i contributi scaturiti dagli incontri con il presidente e alcuni membri dell’USGI;
a maggio 2014, nell’ambito del secondo convegno organizzato per la Giornata Mondiale della Libertà di Stampa.
Anche nella discussione della competente Commissione Consiliare sono stati accolti alcuni emendamenti suggeriti dalle forze di opposizione.
Questo a dimostrare che non risponde alla realtà affermare che il dibattito sia stato limitato o non vi sia stata disponibilità al dialogo, da parte della Segretaria di Stato con delega all’Informazione.
Se invece si vuole giudicare insoddisfacente un dibattito e un confronto misurandolo sul mancato accoglimento di tutte le richieste di una parte la questione si sposta su un altro piano.
La Segretaria di Stato con delega all’Informazione e la Maggioranza hanno approvato in commissione un testo del quale intendono assumersi la piena responsabilità di fronte agli operatori dell’informazione e al Paese. Si tratta di una legge che oltre a essere un passo notevole in avanti rispetto alla situazione attuale vuole mantenere nel giusto equilibrio il diritto-dovere di informare e il diritto alla riservatezza e all’etica.
Per ciò che riguarda quello che sembra essere il nodo centrale della “presunta ingerenza della politica” si precisa che la scelta dell’Autorità Garante è quella di non permettere “l’auto giudizio”, anche per evitare la scelta oramai antistorica della creazione di un ordine professionale, ma piuttosto di affidarsi a soggetti che attraverso gli strumenti di legge possano porsi al di sopra delle parti.
La composizione dell’Autorità che avverrà attraverso la nomina da parte della più alta istituzione di questo Paese, il Consiglio Grande e Generale, al di là della facile ironia che può essere ingenerata dall’attuale momento politico, resta garanzia di democrazia e pluralismo. Non va dimenticato che due dei membri saranno indicati al CGG dalla consulta che è composta da tutti gli operatori dell’informazione.
Sembra un ingiusto preconcetto tacciare questo organismo, - l’Autorità - e anche poco rispettoso verso i futuri componenti, di poca obiettività, o peggio di essere al soldo della politica.
L’impegno che ci si sarebbe aspettato come richiesta dell’USGI, è quello di procedere, dopo l’approvazione della legge, alla nomina - dei componenti l’Autorità - di persone preparate e competenti, come peraltro previsto dalla norma.
Questo l’obiettivo sul quale la Segretaria di Stato con delega all’Informazione si sente veramente impegnato.
Comunicato stampa Segreteria al Lavoro con delega all'Informazione
La Segretaria di Stato con delega all’Informazione ha sentito ed incontrato l’USGI oltre che nella fase precedente la stesura più volte, in particolare:
a maggio 2013, nell’ambito del primo convegno sulla libertà di stampa a San Marino "Libera stampa, libero Stato";
a novembre 2013 prima della presentazione del testo in prima lettura in CGG;
a marzo 2014 nella fase che vedeva la prosecuzione dell’esame del testo in CGG;
ad aprile 2014 prima della discussione nella competente Commissione Consiliare convocata per il 30 aprile. In questo incontro sono stati illustrati gli emendamenti che la Segreteria di Stato con delega all’informazione avrebbe presentato, molti dei quali proprio per accogliere i contributi scaturiti dagli incontri con il presidente e alcuni membri dell’USGI;
a maggio 2014, nell’ambito del secondo convegno organizzato per la Giornata Mondiale della Libertà di Stampa.
Anche nella discussione della competente Commissione Consiliare sono stati accolti alcuni emendamenti suggeriti dalle forze di opposizione.
Questo a dimostrare che non risponde alla realtà affermare che il dibattito sia stato limitato o non vi sia stata disponibilità al dialogo, da parte della Segretaria di Stato con delega all’Informazione.
Se invece si vuole giudicare insoddisfacente un dibattito e un confronto misurandolo sul mancato accoglimento di tutte le richieste di una parte la questione si sposta su un altro piano.
La Segretaria di Stato con delega all’Informazione e la Maggioranza hanno approvato in commissione un testo del quale intendono assumersi la piena responsabilità di fronte agli operatori dell’informazione e al Paese. Si tratta di una legge che oltre a essere un passo notevole in avanti rispetto alla situazione attuale vuole mantenere nel giusto equilibrio il diritto-dovere di informare e il diritto alla riservatezza e all’etica.
Per ciò che riguarda quello che sembra essere il nodo centrale della “presunta ingerenza della politica” si precisa che la scelta dell’Autorità Garante è quella di non permettere “l’auto giudizio”, anche per evitare la scelta oramai antistorica della creazione di un ordine professionale, ma piuttosto di affidarsi a soggetti che attraverso gli strumenti di legge possano porsi al di sopra delle parti.
La composizione dell’Autorità che avverrà attraverso la nomina da parte della più alta istituzione di questo Paese, il Consiglio Grande e Generale, al di là della facile ironia che può essere ingenerata dall’attuale momento politico, resta garanzia di democrazia e pluralismo. Non va dimenticato che due dei membri saranno indicati al CGG dalla consulta che è composta da tutti gli operatori dell’informazione.
Sembra un ingiusto preconcetto tacciare questo organismo, - l’Autorità - e anche poco rispettoso verso i futuri componenti, di poca obiettività, o peggio di essere al soldo della politica.
L’impegno che ci si sarebbe aspettato come richiesta dell’USGI, è quello di procedere, dopo l’approvazione della legge, alla nomina - dei componenti l’Autorità - di persone preparate e competenti, come peraltro previsto dalla norma.
Questo l’obiettivo sul quale la Segretaria di Stato con delega all’Informazione si sente veramente impegnato.
Comunicato stampa Segreteria al Lavoro con delega all'Informazione
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