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Insegnanti di sostegno e precari si imbavagliano davanti al ministero dell'Istruzione

Garofani (Uil Scuola): "In Italia 230mila precari, è uno scandalo"

di Francesca Biliotti
3 gen 2025
La corrispondenza di Francesca Biliotti
La corrispondenza di Francesca Biliotti

Davanti al ministero dell'Istruzione si sono ritrovati gli insegnanti di sostegno e i precari per protestare sulla loro condizione professionale. Una performance quasi teatrale per sottolineare i legacci burocratici che imbavagliano e ostacolano il percorso dei docenti, dequalificati da anni di precariato.

La manifestazione originariamente era stata indetta dagli insegnanti di sostegno che in questi anni avevano fatto un percorso formativo importante e che quest'anno vedono partire i nuovi corsi Indire, promossi dal ministro Valditara, che temono dequalifichi la professionalità e inflazioni ulteriormente l'accesso agli incarichi. Il fronte della protesta si è però allargato agli insegnanti idonei, coloro cioè che avevano superato i concorsi ordinari, nel 2020 ma anche nel 2023 col Pnrr, ma che non vengono assunti, col ministro, spiegano i manifestanti, che continua a bandire nuovi concorsi pur in presenza di insegnanti idonei. 

Nel video le interviste a Giuseppe Disanto, docente di sostegno; Alessio Golia, coordinatore nazionale comitato docenti di sostegno (organizzatore manifestazione); Manuela Pascarella, centro nazionale Flc-Cgil; Luigi Sofia, insegnante precario, portavoce idonei 2023; Roberto Garofani, segreteria nazionale Uil Scuola Rua



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