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Sfida delle rinnovabili ed esempio delle comunità energetiche: imparare a consumare in maniera collettiva

Da Leonardo Setti il plauso alla legge sammarinese sullo scambio a distanza. Gerardo Giovagnoli: "La sfida del futuro è consumare meno usando perlopiù il sole”

di Monica Fabbri
5 lug 2022

Nel complesso scenario globale, segnato da guerra, prezzi record e cambiamenti climatici, s'impone più che mai una strategia sul tema energetico che tenga conto di sostenibilità ambientale ed economica. Si guarda quindi a progetti e sfide tra Rimini e San Marino, in un'ottica sinergica. Parte da qui la conferenza-dibattito organizzata dal Psd. Un confronto fra due realtà vicine, che sulla green economy possono fare squadra. Al tavolo – a fianco del Segretario Teodoro Lonfernini - l'Assessora alla transizione energetica di Rimini Anna Montini e il professore all'università di Bologna e fondatore delle comunità energetiche Leonardo Setti. Ed è proprio su queste realtà che si sofferma la riflessione, definite “strumento necessario per entrare nella transizione energetica, cioè passare dai combustibili fossili di oggi alle energie rinnovabili del 2050”.

“Ci stiamo scambiando da sempre l'energia elettrica” – spiega Setti. “Quando per esempio abbiamo un impianto fotovoltaico sul tetto, il mio vicino di casa sta già consumando quella che io produco magari in eccesso e che sto mettendo nella rete. Quindi quello che dobbiamo imparare è fare in modo che questo meccanismo di autoconsumo collettivo si amplifichi sempre di più. Perché quando avremo tantissime rinnovabili proprio sulla rete di bassa tensione, cittadini ed imprese dovranno imparare a consumare quando la producono. E dovremo imparare ad accumulare tutto l'eccesso che non riusciremo a consumare, per averlo a disposizione di sera, quando ne avremo bisogno. Quindi diventa uno strumento per imparare ad autoconsumare in maniera collettiva, perché le rinnovabili sono un modo di produrre a livello locale, territoriale”. Dunque, coordinare le risorse, pianificare, combattere gli sprechi, imparare a consumare, sfruttando una fonte gratuita e infinita: il sole. Cambia il paradigma, e l’energia ceduta in rete può diventare risorsa a disposizione della cittadinanza. Da Setti arriva poi il plauso alla legge sammarinese sullo scambio a distanza. E aggiunge: “Rimini e il Titano possono diventare un punto di riferimento”.

“Il tema energetico è sul campo da tutti i punti di vista: quello economico, strategico e quello che riguarda i cambiamenti climatici su cui ognuno, individualmente e come Stato, può fare la sua parte”, afferma il Segretario del Psd Gerardo Giovagnoli. “L'utilità della serata è stato mettere a disposizione una serie di esempi concreti, che vedono San Marino in realtà non così indietro, ma che può prendere esempio da Rimini, Provincia e anche dalla Regione Emilia-Romagna con l'esempio delle comunità energetiche. La sfida del futuro? Consumare meno riuscendo a fare le stesse cose usando perlopiù il sole”.

Durante la serata un accenno anche alle risorse idriche, con Lonfernini che boccia il progetto di cui si parla ormai da decenni su un grande bacino imbrifero a Gorgascura: Meglio - dice – puntare su più raggruppamenti di raccolta.






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