La perquisizione dei mesi scorsi, che aveva dato luogo a denunce per inosservanza della legge sull’immigrazione, non aveva scoraggiato il fenomeno dello sfruttamento di manodopera cinese irregolare. E nella notte tra mercoledì e giovedì, quando la guardia di finanza di Rimini è tornata negli stessi quattro laboratori, ha rilevato nuovamente gli stessi reati. Sei lavoratori clandestini – recidivi - sono stati arrestati e per 11 è scattato il provvedimento di espulsione. Il traffico internazionale di esseri umani è gestito da organizzazioni cinesi, diramate un pò in tutta Europa. I clandestini vengono trattati praticamente come schiavi e fino a quando non pagano alle organizzazioni somme altissime per riscattarsi, sono costretti a lavorare e a vivere in condizioni inumane. 16, dall’inizio dell’anno, i titolari di aziende denunciati a Rimini, per questo fenomeno. 49 i lavoratori-clandestini cinesi, individuati nel 2005. Per tutti è scattato il decreto di espulsione.
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