2.653 single; 3.239 ultra sessantacinquenni. Due cifre che abbiamo voluto mettere a confronto per capire in quanti, a San Marino vivono soli per scelta o per forza. All’ufficio di stato civile abbiamo chiesto quante sono le famiglie in Repubblica con un solo componente che ha più di 65 anni. Risultato: 1.296. Vale a dire che quasi il 50 per cento dei single del Titano appartiene alla categoria dei pensionati. Si tratta, per il 70 per cento di donne; vivono più a lungo e, una volta rimaste vedove, raramente accarezzano l’idea di risposarsi cosa che invece farebbero, ben volentieri, i pari quota vedovi. Quando questo accade, gli incroci di età tra le nuove unioni sono abbastanza singolari: per gli uomini anziani che si risposano , la consorte è da 25 a 35 anni più giovane.
Nel complesso però, i nonni single sono destinati a rimanere tali. Motivi di carattere economico, difficoltà pratiche, rassegnazione, mentalità legata al pudore di fare coppia in età avanzata, sono alla base del fenomeno che vede l’anziano destinato a trascorre l’ultima parte della sua esistenza senza una persona al suo fianco. Certo e’ che, rispetto ai conviventi e agli sposati, che vive da solo spende, in generale, molto di più. Una delle note dolenti e’ la spesa. Pochissime le confezioni alimentari pensate ad hoc. Le uniche presenti sugli scaffali dei supermercati hanno un solo handicap: sono molto più care rispetto a quelle formato famiglia, con il risultato che per spendere meno si finisce per comprare e sprecare più cibo del necessario. Come se non bastasse lo “scoppiato” non può dividere spese fisse come acqua, luce, gas, riscaldamento, affitto e pulizie della casa. Non a caso l’identikit dell’altro 50% dei single sammarinesi fa registrare persone tra i 25 e i 45 anni e un grado di istruzione superiore per far quadrare, ogni mese, il conto in banca.
Nel complesso però, i nonni single sono destinati a rimanere tali. Motivi di carattere economico, difficoltà pratiche, rassegnazione, mentalità legata al pudore di fare coppia in età avanzata, sono alla base del fenomeno che vede l’anziano destinato a trascorre l’ultima parte della sua esistenza senza una persona al suo fianco. Certo e’ che, rispetto ai conviventi e agli sposati, che vive da solo spende, in generale, molto di più. Una delle note dolenti e’ la spesa. Pochissime le confezioni alimentari pensate ad hoc. Le uniche presenti sugli scaffali dei supermercati hanno un solo handicap: sono molto più care rispetto a quelle formato famiglia, con il risultato che per spendere meno si finisce per comprare e sprecare più cibo del necessario. Come se non bastasse lo “scoppiato” non può dividere spese fisse come acqua, luce, gas, riscaldamento, affitto e pulizie della casa. Non a caso l’identikit dell’altro 50% dei single sammarinesi fa registrare persone tra i 25 e i 45 anni e un grado di istruzione superiore per far quadrare, ogni mese, il conto in banca.
Riproduzione riservata ©