In Siria si combatte in varie parti del Paese. Per la prima volta dall'inizio dello scoppio della rivolta, l’esercito di Damasco si sarebbe scontrato - nella notte - con l'esercito giordano lungo il confine tra i due Paesi. Nessuna informazione riguardo a chi abbia sparato per primo; quel che è certo è che il regime giordano, insieme a quello turco e ai Paesi del Golfo, è fortemente ostile all’attuale esecutivo siriano. Intanto alcuni quartieri di Aleppo sarebbero sotto attacco da parte delle forze governative. In queste ore confuse si fa sentire la voce di Mosca, che ammonisce i ribelli siriani contro un attacco alla propria base nel porto di Tartus, minacciato da un rappresentante del cosiddetto libero esercito siriano. "Sconsigliamo alle teste calde dell'opposizione siriana – ha detto una fonte dello Stato Maggiore Russo - di farlo". Intanto si susseguono le minacce della Turchia nei confronti di Damasco: il ministro agli esteri afferma che non sarà tollerata la presenza di elementi del PKK e di Al Qaida al confine, non escludendo sconfinamenti in territorio siriano.
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