E' di 52 morti il bilancio odierno della repressione condotta dalle forze fedeli al presidente siriano Bashar al Assad, anche se secondo altre fonti sono almeno 64. Homs è di nuovo sotto il fuoco dell’artiglieria, bombardamenti si registrano anche a Bab Dreib e Fakhura. La Croce Rossa non è riuscita a entrare a Bab Amro, martoriato quartiere di Homs. Della Siria torna a parlare anche il presidente statunitense Obama, “Bashar al Assad ha i giorni contati”, ha detto, aggiungendo però che l’opposizione siriana è enormemente divisa. Il segretario generale dell’Onu Ban Ki Moon e il capo dell’organizzazione per la proibizione delle armi chimiche hanno espresso preoccupazione per la possibilità che la Siria abbia a disposizione armi chimiche. Intanto i giornalisti francesi Edith Bouvier e William Daniels, feriti, dopo il ricovero nell’ospedale di Beirut sono stati riportati in Francia.
- Il regime siriano ha le mani sporche di sangue ma arriverà il giorno del giudizio. Parole durissime dal premier inglese Cameron a Bruxelles, che parla di strage medioevale e chiede a Russia e Cina di abbandonare quello che chiama regime criminale. L’Unione Europea annuncia ulteriori misure e Van Rompuy dichiara che l’Ue raccoglierà le prove per inchiodare chi si è macchiato delle atrocità. Il Consiglio dell’Unione ha riconosciuto il consiglio nazionale siriano come legittimo rappresentante dei siriani e chiesto all’opposizione di restare unita nella lotta per una nuova Siria. Anche la Francia, dopo la Gran Bretangna, ha deciso di chiudere l’ambasciata a Damasco.
- Il regime siriano ha le mani sporche di sangue ma arriverà il giorno del giudizio. Parole durissime dal premier inglese Cameron a Bruxelles, che parla di strage medioevale e chiede a Russia e Cina di abbandonare quello che chiama regime criminale. L’Unione Europea annuncia ulteriori misure e Van Rompuy dichiara che l’Ue raccoglierà le prove per inchiodare chi si è macchiato delle atrocità. Il Consiglio dell’Unione ha riconosciuto il consiglio nazionale siriano come legittimo rappresentante dei siriani e chiesto all’opposizione di restare unita nella lotta per una nuova Siria. Anche la Francia, dopo la Gran Bretangna, ha deciso di chiudere l’ambasciata a Damasco.
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