Ancora tensione tra Siria e Turchia, due nuovi colpi di mortaio siriani sono caduti in territorio turco lungo il confine, e l’artiglieria di Ankara ha subito risposto, sparando verso obiettivi siriani. I due colpi sono caduti in una zona disabitata. Dall’incidente del 3 ottobre scorso, quando un colpo di mortaio è caduto sulla cittadina turca di Akcakale provocando 5 morti, diversi altri proiettili hanno raggiunto il territorio turco, senza fare vittime, la Turchia però ha sempre sistematicamente risposto.
Intanto in Siria, nella capitale Damasco, è arrivato Lakhdar Brahimi, l’inviato speciale di Onu e Lega Araba per la Siria. La sua visita si concluderà domani, quando presenterà al ministro degli esteri siriano Walid al Muallim la sua proposta per una tregua, appoggiata da Iran e Turchia, da applicare dal prossimo 26 ottobre. Le autorità siriane hanno detto di essere pronte ad ascoltare la proposta di Brahimi, ma hanno anche ribadito l’accusa a gruppi terroristici appoggiati da Turchia, Arabia Saudita e Qatar di essere i primi responsabili delle violenze.
Intanto in Siria, nella capitale Damasco, è arrivato Lakhdar Brahimi, l’inviato speciale di Onu e Lega Araba per la Siria. La sua visita si concluderà domani, quando presenterà al ministro degli esteri siriano Walid al Muallim la sua proposta per una tregua, appoggiata da Iran e Turchia, da applicare dal prossimo 26 ottobre. Le autorità siriane hanno detto di essere pronte ad ascoltare la proposta di Brahimi, ma hanno anche ribadito l’accusa a gruppi terroristici appoggiati da Turchia, Arabia Saudita e Qatar di essere i primi responsabili delle violenze.
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