La firma a breve, la prossima seduta utile sarà per la ratifica. La convenzione con la Regione Marche, approvata non senza mugugni dalla Giunta lo scorso 8 ottobre, è l'occasione per fare il punto su un tema che spesso torna alla ribalta. Perché San Marino non ha un sito proprio per lo smaltimento dei rifiuti. Ma tra convenzioni e accordi la rete è solida: nel 2008 la firma con l'Emilia Romagna, con la Lombardia l'accordo è limitato a rifiuti a recupero, contatti sono in corso con il Veneto. A breve, si spera, la firma con le Marche. L'accordo prevede l'invio ad impianti marchigiani di un massimo di rifiuti speciali di 3.100 tonnellate e di 5 mila tonnellate, sempre all'anno, per quelli a recupero. Il si della Giunta ha provocato un mini terremoto politico: alla interrogazione di un consigliere preoccupato per la ricettività degli impianti di Pesaro e Urbino, l'assessore ha indicato il quantitativo dei rifiuti da smaltire targati San Marino. Numeri che non preoccupano. Il battibecco è seguito dall'alto del Titano senza troppe preoccupazioni. Al di là dei numeri dalla segreteria al Territorio precisano “I rifiuti da smaltire sono per lo più rifiuti speciali non pericolosi di natura liquida che vanno conferiti in impianti di trattamento chimico fisico”. Si spera in una firma a stretto giro, dunque. Che andrà ad affiancarsi, e non a sostituire, l'accordo tuttora vigente con l'Emilia Romagna. A tutto vantaggio delle imprese.
Sara Bucci
Sara Bucci
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