Sono cinque milioni i bebè nati nel mondo con l'aiuto di tutte le tecniche della medicina riproduttiva dal 1978 ad oggi, metà dei quali negli ultimi sei anni. Nel 1990 erano infatti appena 90mila, nel 2000 il loro numero è salito a 900mila, mentre dal 2007 ad oggi,complice la ricerca di tecniche sempre più raffinate e sicure, c'è stato un vero e proprio boom, con due milioni e mezzo di nascite. E' quanto emerge dai dati presentati al congresso della società americana di medicina riproduttiva che si è appena concluso a Boston dall'International Committee for the monitoring of assisted reproductive technology (Icmart), un'organizzazione non-profit che si occupa della diffusione di dati sulle tecnologie utilizzate per la riproduzione assistita e sulla loro sicurezza. "Si tratta di una storia di grande successo medico - ha spiegato Richard Kennedy, rappresentante di Icmart al convegno - i bimbi nati sono un numero pari alla popolazione di uno stato Usa come il Colorado, oppure di Paesi come il Libano o l'Irlanda". Il trend in crescita sembra essere confermato anche in Italia dove, secondo i dati del Registro italiano della procreazione medicalmente assistita tenuto dall'Istituto Superiore di Sanità, sono circa cinquantamila i bimbi nati con il supporto delle varie tecniche utilizzate dalla medicina della riproduzione. Dal 2005, anno in cui è iniziato il monitoraggio da parte dell'Istituto Superiore di Sanità, il loro numero è in costante crescita. Se all'inizio erano infatti appena 4940 i bebè nati vivi, nell'ultima rilevazione il loro numero e' salito a 12506.
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