Mancano ancora i dati ufficiali, ma l'Unione degli operatori del turismo fa un primo bilancio della stagione, dicendo che il dato sui fatturati è negativo. “La ridotta capacità di spesa dei turisti – scrive infatti l'Usot – costringe le strutture alberghiere e ristorative ad abbassare i prezzi in maniera importante, anche in funzione del fatto che la maggior parte delle prenotazioni avviene via internet e quindi gravate da considerevoli commissioni; il costante aumento dei costi poi crea serie difficoltà di sopravvivenza alle attività del settore. Con queste premesse, affrontare la bassa stagione alle porte risulta ancora più problematico, e si aggiungono anche i costi di riscaldamento ed elettricità”. L'Usot è dunque contraria a interventi come la patrimoniale, senza aver prima definito un realistico piano per la riduzione della spesa pubblica e l'ottimizzazione della Pa, insieme ad una serie di interventi a sostegno delle attività turistico-commerciali. Il piano di rilancio è stato apprezzato, l'Usot spera diventi il piano di sviluppo dell'economia turistica del Paese.
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