Cambia l'informazione destinata ai genitori che intendono conservare all'estero il sangue dei cordoni ombelicali dei loro neonati. Grazie al 'pressing' messo in atto dall'Antitrust le aziende del settore hanno modificato i loro siti internet e stanno predisponendo nuove brochure pubblicitarie che spiegano in modo chiaro e trasparente le reali applicazioni terapeutiche delle cellule staminali emopoietiche cordonali per finalità di trapianto autologo (autotrapianto)o intra-familiare. L'azione dell'Autorità era stata avviata lo scorso anno, con l'apertura di sei istruttorie nei confronti di altrettante società. I procedimenti si erano conclusi con l'accettazione, da parte dell'Antitrust, degli impegni presentati dalle aziende a a fornire messaggi corretti sulle reali potenzialità di cura legate all'utilizzo delle cellule staminali estratte dal sangue cordonale e conservate all'estero. L'Autorità ha ottenuto analoghe modifiche da parte di nove ulteriori società, di cui sei con sede in Italia (BiotechSol, Cells4bank, Cord Blood Center, Famicord, InnovaStem, Smart Cells Italia) e tre all'estero (Bioscience Institute e In Scientia Fides di San Marino; Swiss Stem Cell Bank di Lugano). Tutte le aziende hanno risposto alla richiesta di completezza informativa sullo spettro di patologie effettivamente trattabili, sulla reale necessità di utilizzo dei campioni conservati a fini trapiantologici o al numero di trapianti effettivamente realizzati. Chiariscono, inoltre, che la garanzia della conservazione del sangue cordonale utile a fine di cura dura fino a 15-16 anni e che è comunque necessaria una specifica autorizzazione, da parte del Ministero della Salute, per il rientro in Italia dei campioni conservati all'estero, qualora si abbia la necessità di utilizzarli.
Riproduzione riservata ©