"Mi sembra che forse è poco: calcolando tutti i danni che hanno creato con la strage di Bologna i due, danni materiali, di immagine e processi mi pare una cifra modesta''. Paolo Bolognesi, parlamentare e presidente dell'associazione familiari delle vittime della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980 (85 morti e 200 feriti), commenta così la notizia della richiesta avanzata dall'avvocatura dello Stato di oltre un miliardo di euro di risarcimento nei confronti di Francesca Mambro e Giusva Fioravanti, condannati definitivamente per la strage. La cifra è relativa soprattutto al danno di immagine che i due neofascisti avrebbero creato all'Italia, oltre alle spese materiali (59 milioni di euro) per gli effetti dell'attentato. La causa civile è già in corso davanti al Tribunale di Bologna: la prima udienza c'è stata il 19 settembre. La prossima a febbraio 2014 e si discuterà di una prescrizione ipotizzata dalla difesa, anche se l'avvocatura dello Stato afferma di aver fatto tutti gli atti che interrompono la prescrizione. Anche nel caso che il tribunale accetti la richiesta di oltre un miliardo di euro, però, è praticamente impossibili che si arrivi ad ottenere il denaro da Mambro e Fioravanti: "Questi si dichiarano nullatenenti come i boss della mafia - spiega Bolognesi, soddisfatto però dell'azione dello Stato -. Comunque che gli richiedano i danni e li trattino come delinquenti: non meritano nulla d'altro''.
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