Il Bolero è una danza popolare spagnola, diffusa alla fine del XVIII secolo, e tra le numerose rielaborazioni artistiche eseguite, la più famosa ed apprezzata è senz’altro quella di Maurice Ravel, del 1928. La stagione teatrale di San Marino ieri sera ha offerto al pubblico “Il Bolero da Gershwin a Ravel”, uno spettacolo dal ritmo trascinante e sensuale, grazie alle brillanti coreografie di Ruben Celiberti eseguite da Grazia Galante col Balletto di Milano, scoperta da Maurice Bejart. Si è trattato di una felice commistione di stili che, nell’interpretazione dei compositori, spaziano dal puro classico al contemporaneo, dal tango al jazz fino al musical. Il Bolero, tra le più celebri composizioni del ‘900, è una delle poche musiche per grande orchestra sinfonica ad aver conquistato una vera e generalizzata popolarità. Il suo ritmo incessante, martellante, fino al climax finale, è stato oggetto di numerose interpretazioni: addirittura, in un recente articolo pubblicato su European Journal of Neurology, un gruppo di ricercatori, studiando le opere di Ravel, ha sostenuto la tesi di una possibile influenza di un disturbo cerebrale sulle sue ultime composizioni, tra cui proprio il celeberrimo Bolero.
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