Nulla. Ancora nessun 6. E’ questa la frase tormentone che si sente più spesso in questi ultimi tempi. La pronunciano nei bar, al ristorante, nei negozi, per strada. Ormai sono trascorsi sei mesi e mezzo, ogni giocata sembra quella buona, eppure al momento dell’estrazione milioni di italiani rimangono ad osservare delusi il proprio sogno di carta. Sarà per frustrazione o sfiducia, ma martedì per la prima volta in agosto, la spesa del Superenalotto non ha superato i 50 milioni. Giocate in calo quindi. Ma è più probabile che si tratti di una frenata transitoria, motivata dalle due estrazioni in due giorni piuttosto che dalla sfiducia dei giocatori. Difficile credere che l’appetito milionario si sia dissolto per la troppa attesa. Anche se c’è già chi ha vinto: lo Stato. Nelle casse dell’erario dal 31 gennaio sono finiti infatti 951 milioni, quasi un miliardo. Se questa sera dovesse uscire il 6 si ripartirebbe da 36 milioni, una cifra di tutto rispetto, che scaturisce dalle mancate vincite nella categoria dei 5+1. L’esercito dei sognatori anche questa sera si ritroverà a sperare con le dita incrociate. E chissà dove si poserà la mano della dea bendata.
Monica Fabbri
Monica Fabbri
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