Sono in tutto 15, di cui tredici ancora vive e ricoverate al Centro di Cetacea di Riccione. In comune hanno la giovane età, ed il fatto di essere talmente incrostate da balani, o dente di cane, piccoli crostacei dalla conchiglia bianca e durissima, da averne anche sugli occhi e persino sulla lingua. Sono state trovate da Fano a Cervia, tutte negli ultimi giorni, spiaggiate oppure in pochi centimetri d’acqua.
L’Ospedale delle tartarughe, inaugurato di recente, ha avuto dunque un battesimo di fuoco, ed è in questi giorni è sottoposto a duro lavoro, per quanto la cura di questi piccoli esemplari sia di fatto abbastanza rapida: due-tre giorni in acqua dolce, per fare sì che tutti i parassiti muoiano; poi una bella dieta ingrassante, a base di pesce e calamari, per ritrovare energia. Saranno tutte liberate tra qualche settimana, nel mese di settembre. Le cause dell’insolito fenomeno, sul quale può avere influito anche il caldo intenso e prolungato di luglio, sono invece ancora tutte da chiarire.
L’Ospedale delle tartarughe, inaugurato di recente, ha avuto dunque un battesimo di fuoco, ed è in questi giorni è sottoposto a duro lavoro, per quanto la cura di questi piccoli esemplari sia di fatto abbastanza rapida: due-tre giorni in acqua dolce, per fare sì che tutti i parassiti muoiano; poi una bella dieta ingrassante, a base di pesce e calamari, per ritrovare energia. Saranno tutte liberate tra qualche settimana, nel mese di settembre. Le cause dell’insolito fenomeno, sul quale può avere influito anche il caldo intenso e prolungato di luglio, sono invece ancora tutte da chiarire.
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