Suor Maria Gloria Riva, monaca dell'Adorazione Eucaristica, ha partecipato - quale relatrice - al sinodo "Confessione Giovani e Fede. Discernimento vocazionale" che si è svolto a Roma.
La suora sammarinese ha parlato della Fede attraverso l'arte. Dei due poli della rivelazione cristiana: la rivelazione del Padre e la kenosi del Figlio, rileggendo la parabola del Figlio prodigo a partire da Rembrandt e da De Chirico: due modi diversi di stare davanti alla misericordia. "Guardo poi alla passione di Gesù attraverso un dipinto di Dalì 'Christus Hypercubus' ha spiegato Suor Maria Gloria, illustrando il Cristo inchiodato per mezzo dell’amore e non dei chiodi.
Al sinodo Padre Antonio Sicari ha parlato di santi e confessione, del sacramento della Speranza, con le commoventi lettere di Nennolina sulla confessione e sul peccato: fammi morire prima di commettere un peccato mortale.
Padre Leopoldo Mandic ha ricordato la sua esperienza, come da bambino, in seguito a una mancanza, venne rimproverato esageratamente persino dal sacerdote che lo obbligò a stare in ginocchio in mezzo alla chiesa. Fu in quel giorno che decise di farsi frate e dedicarsi a confessare seminando misericordia.
Tra i relatori il Cardinale Piacenza che ha sottolineato la dimensione di un annuncio capace di fare i conti con le sfide attuali senza abbassare l’asticella della verità.
Poi Salvatore Martinez ha sottolineato la necessità di riportare gli uomini alla fede attraverso la gioia e la forza dello spirito Santo.
Chiara Amirante ha portato la sua esperienza di evangelizzazione sulla strada andando incontro a quelle povertà che non sono legate al tenore di vita ma alla povertà di senso. È partita dalla domanda di Gesù ai discepoli: chi cercate? Ha parlato di un Vangelo che torni vivo per toccare i giovani vittime di loro stessi e di un consumismo che li uccide.
La suora sammarinese ha parlato della Fede attraverso l'arte. Dei due poli della rivelazione cristiana: la rivelazione del Padre e la kenosi del Figlio, rileggendo la parabola del Figlio prodigo a partire da Rembrandt e da De Chirico: due modi diversi di stare davanti alla misericordia. "Guardo poi alla passione di Gesù attraverso un dipinto di Dalì 'Christus Hypercubus' ha spiegato Suor Maria Gloria, illustrando il Cristo inchiodato per mezzo dell’amore e non dei chiodi.
Al sinodo Padre Antonio Sicari ha parlato di santi e confessione, del sacramento della Speranza, con le commoventi lettere di Nennolina sulla confessione e sul peccato: fammi morire prima di commettere un peccato mortale.
Padre Leopoldo Mandic ha ricordato la sua esperienza, come da bambino, in seguito a una mancanza, venne rimproverato esageratamente persino dal sacerdote che lo obbligò a stare in ginocchio in mezzo alla chiesa. Fu in quel giorno che decise di farsi frate e dedicarsi a confessare seminando misericordia.
Tra i relatori il Cardinale Piacenza che ha sottolineato la dimensione di un annuncio capace di fare i conti con le sfide attuali senza abbassare l’asticella della verità.
Poi Salvatore Martinez ha sottolineato la necessità di riportare gli uomini alla fede attraverso la gioia e la forza dello spirito Santo.
Chiara Amirante ha portato la sua esperienza di evangelizzazione sulla strada andando incontro a quelle povertà che non sono legate al tenore di vita ma alla povertà di senso. È partita dalla domanda di Gesù ai discepoli: chi cercate? Ha parlato di un Vangelo che torni vivo per toccare i giovani vittime di loro stessi e di un consumismo che li uccide.
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