4.800 dipendenti senza più un posto di lavoro. E' questo uno dei tanti “effetti collaterali” del terremoto che ha devastato l'Emilia Romagna lo scorso maggio. La stima è della Banca d'Italia, che nel Bollettino Economico di aprile ha inserito una scheda ad hoc sulle conseguenze del sisma sul mercato del lavoro dell'Emilia-Romagna. "A causa di significative ricadute anche negli altri comparti dell'economia - si legge nel Bollettino - si stima che nel complesso del settore privato i danni provocati dal terremoto abbiano causato la perdita di 4.800 posti di lavoro dipendente". Il report di Via Nazionale ricorda che il 20 e il 29 maggio del 2012 eventi sismici di rilevante entità hanno interessato una vasta area dell'Emilia-Romagna e delle zone limitrofe del Veneto e della Lombardia. In Emilia-Romagna sono stati colpiti 53 Comuni, nei quali vivono oltre 600.000 persone, circa il 14% della popolazione regionale e l'1% di quella italiana. Un'area dove si concentrano attività industriali e dove risiede oltre il 2% dei lavoratori dipendenti dell'industria in Italia. A causa del terremoto, prosegue il Bollettino, "i posti di lavoro dipendente persi nel 2012 nel comparto industriale sono stati circa 2.400, il 20% del totale regionale, e dopo il brusco calo registrato all'inizio dell'estate, nei mesi autunnali non si sono manifestati segnali di ripresa". La scheda contiene anche un dato positivo: grazie all'avvio del processo di ricostruzione, sono aumentati i lavoratori del settore edile, che ha assorbito mille nuovi posti di lavoro, anche se il sostegno fornito da tale settore all'occupazione delle aree colpite si è arrestato negli ultimi mesi dell'anno. Gli effetti del sisma sono stati accusati anche "nel commercio e nella ristorazione, dove si sono persi 1.100 posti di lavoro, e in altri comparti dell'economia. Intanto il Governatore, Vasco Errani, ha ottenuto dal Governo l'impegno formale per un decreto che proroghi lo stato di emergenza per le zone terremotate fino alla fine del 2014. Un decreto che secondo le promesse di Monti, verrà varato nella prossima seduta del Consiglio, e a cui dovrà apporre la firma anche il Presidente, Giorgio Napolitano. Monti ha assicurato anche la riapertura dei termini per ottenere il prestito gratuito dallo Stato per le imprese danneggiate, per il pagamento delle tasse del 2012 e di tutto il 2013. Errani ha posto anche il tema della deroga al patto di stabilità, per i Comuni colpiti, e al pagamento degli straordinari per chi opera nell'ambito della ricostruzione, insieme all'utilizzo del fondo di sostegno per il lavoro autonomo.
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