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Dal Titano una preghiera per i terremotati

12 apr 2009
La Messa nella tendopoli
La Messa nella tendopoli
Per l’Italia intera una Pasqua dominata da una ferita ancora fresca: quello degli abruzzesi è stato un calvario vissuto proprio nella settimana della Passione e della morte di Gesù.
Per questo la giornata di oggi, della Pasqua, della Resurrezione, si carica di un significato quasi simbolico. Un significato che il Papa -nel primo degli auguri di Pasqua in 63 lingue che ha rivolto ad una piazza San Pietro gremita- ha tradotto con le parole “coraggio” e “solidarietà”.
Il primo augurio infatti è per tradizione in italiano, ed il Pontefice l’ha rivolto a coloro che soffrono per il dramma del terremoto. Il Cristo risuscitato- ha detto- guidi tutti sui sentieri di giustizia e solidarietà”.
Anche da San Marino si è levato quello che don Lino Tosi- custode della Basilica del Santo- ha definito ‘una crociata di preghiera’. Nella sua omelia don Tosi ha pregato per coloro che nel sisma hanno perso la vita o tutte le certezza di una vita, ed ora si trovano soli in una tenda”. La prossima domenica la Caritas diocesana, in linea con le direttive della Cei, sarà impegnata in tutte le comunità cristiane della Repubblica proprio in una raccolta fondi da destinare agli sfollati. Preghiera, coraggio e solidarietà, appunto.

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