Ormai si protesta ad oltranza, con sit-in continui di fronte all’Hotel Mosè di Torre Pedrera. Un risultato parziale, però, sarebbe già stato raggiunto. “E’ in arrivo la prima tranche di stipendi non pagati – afferma il presidente della Filcams-CGIL, Mauro Rossi –; la direzione ha poi promesso il pagamento della seconda tranche ad inizio settembre e il saldo totale a fine mese”. Una boccata d’ossigeno per gli 8 dipendenti dell’hotel licenziati dopo la protesta di sabato scorso per una presunta intossicazione alimentare.
Grazie alla mediazione del sindacato la proprietà ha consentito loro di mantenere l’alloggio, nell’attesa di una nuova occupazione. Accanto alla CGIL, a sostegno dei dipendenti, anche il vicesindaco Gamberini e associazioni come “Rumori Sinistri”, che – da inizio estate - stanno seguendo le vicissitudini dei lavoratori di alcuni Hotel del gruppo “Costa Romagna”. Il 23 giugno, sempre a Cesenatico, una nuova protesta; poi lo sciopero all’Hotel Maracaibo di Rivazzurra, infine la vicenda dell’Hotel Mosè. Per decine di lavoratori un’estate da incubo.
Grazie alla mediazione del sindacato la proprietà ha consentito loro di mantenere l’alloggio, nell’attesa di una nuova occupazione. Accanto alla CGIL, a sostegno dei dipendenti, anche il vicesindaco Gamberini e associazioni come “Rumori Sinistri”, che – da inizio estate - stanno seguendo le vicissitudini dei lavoratori di alcuni Hotel del gruppo “Costa Romagna”. Il 23 giugno, sempre a Cesenatico, una nuova protesta; poi lo sciopero all’Hotel Maracaibo di Rivazzurra, infine la vicenda dell’Hotel Mosè. Per decine di lavoratori un’estate da incubo.
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