Il cessate il fuoco a partire dalle 20, ora italiana. Le conferme dell’accordo raggiunto arrivano sia da fonte palestinese, israeliana e egiziana. Fondamentale il ruolo giocato dall’Egitto così come è stato fondamentale il forcing negoziale delle ultime ore che è stato accelerato con la presenza del segretario dell’Onu Ban Ki Moon e del segretario di stato americano Hilary Clinton. Eppure la giornata non era cominciata sotto i migliori auspici. A Tel Aviv, dopo molto tempo, è esplosa una bomba su un autobus. Almeno 20 civili feriti di cui 8 gravi e tre molto gravi. La rivendicazione non è chiara, ma Hamas da Gaza – e lo sentiremo tra poco – ha esultato per l’attentato. Dall’altra parte la città di Gaza, questa notte, ha subito i bombardamenti più pesanti dall’inizio dell’operazione israeliana “colonna di nuvola”. Fonti mediche hanno aggiornato nelle ultime ore il bilancio delle vittime palestinesi che sale a 139. Il numero dei feriti supera il migliaio. Sul fronte israeliano 5 finora le vittime. 1400 i razzi lanciati da Gaza negli ultimi 8 giorni e l’Iran ammette il sostegno militare ad Hamas. Nelle ultime ore l’intensità del conflitto è diminuita e ora si spera nel rispetto del cessate il fuoco. Israele non allenterà tuttavia l’embargo navale di fronte a Gaza.
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