Un calo del 2,8% rispetto allo scorso anno. E’ quanto emerge dalle dichiarazioni degli operatori turistici della Provincia di Rimini sulla somma di arrivi e presenze in riviera da gennaio a settembre 2004, considerando turisti italiani e stranieri. “Un risultato migliore di quanto si potesse sospettare nel pieno del periodo vacanziero e di quanto hanno fatto altre località turistiche – fa sapere l’ente provinciale, che smorza i toni e sottolinea che “pur tenendo conto della necessità di un impegno per il rilancio della prossima stagione, si può però parlare di tenuta del settore turistico”. Anche nei mesi più negativi in termini di presenze, gli arrivi sono stati quasi sempre in aumento. Se infatti i tedeschi diminuiscono, crescono in buona percentuale gli inglesi, gli scandinavi e i cittadini della ex Unione Sovietica, ma anche i mercati di altre nazioni extra europee. Buono anche il periodo destagionalizzato, significativo invece il dato sulla permanenza media che indica un calo in luglio di circa un giorno rispetto allo stesso mese del 2003. Resta invece stabile ad agosto. Segnali allarmanti ma non disastrosi, alla luce della crisi generalizzata che investe il settore del turismo. La nostra politica di rilancio per reagire al calo di appeal – ricorda la Provincia – prevede una serie di misure per riconquistare consensi. Proposte che vanno dalle vacanze a rate, alla defiscalizzazione, dai prezzi trasparenti ai pacchetti turistici e alla valorizzazione dell’entroterra e dei parchi tematici, fino agli incentivi per la modernizzazione delle strutture esistenti.
Riproduzione riservata ©