'L’aeroporto è uno strumento fondamentale per lo sviluppo di un turismo mirato, che possa lanciare definitivamente la Repubblica di San Marino con una propria offerta'. La riflessione è del Presidente del Consorzio San Marino 2000, Sergio Michelotti, che invita il governo a spingere attraverso i canali diplomatici perché lo scalo di Miramare possa finalmente prendere il volo e fungere da volano per un settore vitale per l’intera area. “Diversamente – dichiara – sarebbe inopportuno adeguare la propria partecipazione societaria, come è avvenuto nei giorni scorsi dopo la ricapitalizzazione di Aeradria”. La Repubblica, lo ricordiamo, detiene il 3 per cento del pacchetto azionario della società di gestione dei servizi a terra; a seguito dell’aumento di capitale deciso nel dicembre scorso, il Governo ha deliberato un intervento economico di 50 mila euro per mantenere lo stesso numero di azioni. Ma il decollo del Fellini non è l’unico punto sul quale il turismo sammarinese dovrebbe contare per una riqualificazione decisa. “Fondamentale – aggiunge Michelotti – è anche un utilizzo adeguato dell’aviosuperficie di Torraccia. A detta degli esperti – spiega il presidente del consorzio di albergatori – potrebbe avere un effetto rilevante a patto che si definisca con chiarezza la sua destinazione d’uso e si facciano investimenti importanti. Potrebbe diventare – suggerisce Michelotti – uno scalo interessante per velivoli privati ed elicotteri.
Sulla pista di Torraccia spinge anche l’Unione degli Operatori Turistici. Il Presidente, Gianfranco Ugolini, ricorda che sull’argomento si discute da anni, e che oramai è arrivato il momento di passare ai fatti. “Quella pista – evidenzia Ugolini – adeguatamente allungata, potrebbe ospitare il traffico di mini air bus con un massimo di 50 passeggeri. Voli turistici destinati a chi potrebbe scegliere questo territorio per fare shopping, soggiorni benessere, vacanze relax e altro. Sono queste le iniziative per garantire al nostro turismo quel salto di qualità di cui necessità. Dobbiamo – conclude il Presidente dell’Usot – puntare su due delle nostre principali peculiarità: la qualità e la convenienza.
Sulla pista di Torraccia spinge anche l’Unione degli Operatori Turistici. Il Presidente, Gianfranco Ugolini, ricorda che sull’argomento si discute da anni, e che oramai è arrivato il momento di passare ai fatti. “Quella pista – evidenzia Ugolini – adeguatamente allungata, potrebbe ospitare il traffico di mini air bus con un massimo di 50 passeggeri. Voli turistici destinati a chi potrebbe scegliere questo territorio per fare shopping, soggiorni benessere, vacanze relax e altro. Sono queste le iniziative per garantire al nostro turismo quel salto di qualità di cui necessità. Dobbiamo – conclude il Presidente dell’Usot – puntare su due delle nostre principali peculiarità: la qualità e la convenienza.
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