Logo San Marino RTV

Ucraina: il sammarinese Marco Volpini nella spedizione per la consegna di materiale umanitario a Leopoli

E' un volontario in appoggio a gruppi di cittadini ed onlus della Brianza. Rientro in Italia previsto per martedì mattina

23 mag 2022

Rimboccarsi le maniche per tenere accesa la speranza: la grande solidarietà passa anche da piccoli gesti e ferma volontà. Come quella del sammarinese Marco Volpini che ha scelto, grazie ai contatti dell'amico Franco Cappelletti, di mettere a disposizione il proprio tempo unendosi a gruppi di volontari di Cantù e della Parrocchia di Maccio, in provincia di Como, per il trasporto di donazioni, cibo e materiale destinati a due centri di accoglienza di Leopoli. 

"Questo per me è il secondo viaggio, - racconta Marco Volpini - ed è la prima volta che raggiungo direttamente l'Ucraina. La volta scorsa siamo andati in un centro di assistenza in Polonia, abbiamo consegnato e abbiamo portato in Italia due famiglie (due mamme, quattro bambini e un adolescente), questa volta siamo andati a Leopoli a consegnare circa 14 quintali di materiale alimentare, farmaci, e poi pannolini, pannoloni, passeggini, coperte e dei sacchi a pelo destinati ai militari al fronte. Dovevamo portare in Italia una famiglia anche stavolta ma poi per problemi burocratici non è stato possibile". 

Città ucraina più a ovest, vicina al confine con la Polonia, Leopoli ormai non è più così sicura. Il racconto dell'apparente normalità tra negozi aperti e gente in strada nonostante gli allarmi aerei.

"A Leopoli - aggiunge Marco - questa sensazione di guerra non c'è, nel senso che la gente si ritrova in piazza, famiglie che vivono una vita normale; poi invece siamo stati in visita in una chiesa militare e lì abbiamo incontrato persone con fotografie probabilmente di soldati morti sul terreno, l'atmosfera in quel caso era molto più cupa e si è avuta di più la sensazione di un paese in guerra cosa che a Leopoli fortunatamente non si vede. Anche se, però, alle 11 di sera scatta il coprifuoco e anche stanotte siamo stati sorpresi verso l'1.00 dalle sirene antimissile, con la possibilità che ci fosse qualche bombardamento; poi dopo un quarto d'ora è risuonata la sirena del cessato allarme". 





Riproduzione riservata ©