Unione Donne Sammarinesi risponde all'analisi della Dc sui dati riguardanti l'interruzione volontaria di gravidanza delle donne sammarinesi tra il 2004 e il 2020. Numeri più bassi – ribadisce Uds – non perché finora l'aborto fosse illegale ma più probabilmente “per motivi strutturali e socioeconomici e perché le donne migranti che spesso vivono in situazioni di degrado semplicemente a San Marino non ci sono”.
“Al di là della lettura, superficiale e parziale, che la DC voglia dare dei dati, - aggiunge l'Unione Donne – questi dicono una sola cosa: le 303 IVG da parte di donne e coppie sammarinesi degli ultimi 16 anni sono semplicemente 303 storie di abbandono”.
“Accusare, infine, l’IVG di essere la causa della denatalità – concludono - è l’ennesima logica distorta e fallace degli antiabortisti "per non ammettere un’ideologia sconfitta al Referendum". Gli aborti c’erano anche in epoche di natalità alta. Piuttosto, - puntualizzano - la bassa natalità è dovuta a politiche miopi che non prevedono maggiori risorse e sostegni adeguati alle famiglie, non incentivano la genitorialità, non contrastano il gap salariale e la discriminazione lavorativa delle donne”.