L'Europa ha trovato l'accordo su nuove regole che promettono una giusta remunerazione del diritto d'autore, nell'era digitale. Il testo su cui si sono messe d'accordo le tre principale istituzioni UE dovrà ora essere approvato entro aprile.
In una corsa contro il tempo nel tentativo di chiudere il dossier entro la fine della legislatura, il Parlamento, la Commissione e il Consiglio europeo hanno trovato nella tarda serata di ieri a Strasburgo un accordo definitivo sulla nuova direttiva che dovrà regolamentare il diritto d’autore in Europa ai tempi del digitale. L’articolo 13, che tanto ha fatto discutere, prevede che le piattaforme di distribuzione di video, come YouTube, vengano incitate a firmare accordi di licenza con gli autori dei filmati. La riforma del copyright stabilisce inoltre che giornali, riviste e agenzie di stampa possano essere remunerate quando il loro materiale è riutilizzato in rete. Uno degli articoli del testo regola l’uso molto restrittivo del materiale editoriale da parte dei siti, permettendo l'utilizzo di singole parole o estratti molto brevi.
Per il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, "musicisti, attori, scrittori, giornalisti, operatori dell'audiovisivo, avranno diritto a una giusta remunerazione anche dai giganti del web", come Google, Facebook o YouTube.
In una corsa contro il tempo nel tentativo di chiudere il dossier entro la fine della legislatura, il Parlamento, la Commissione e il Consiglio europeo hanno trovato nella tarda serata di ieri a Strasburgo un accordo definitivo sulla nuova direttiva che dovrà regolamentare il diritto d’autore in Europa ai tempi del digitale. L’articolo 13, che tanto ha fatto discutere, prevede che le piattaforme di distribuzione di video, come YouTube, vengano incitate a firmare accordi di licenza con gli autori dei filmati. La riforma del copyright stabilisce inoltre che giornali, riviste e agenzie di stampa possano essere remunerate quando il loro materiale è riutilizzato in rete. Uno degli articoli del testo regola l’uso molto restrittivo del materiale editoriale da parte dei siti, permettendo l'utilizzo di singole parole o estratti molto brevi.
Per il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, "musicisti, attori, scrittori, giornalisti, operatori dell'audiovisivo, avranno diritto a una giusta remunerazione anche dai giganti del web", come Google, Facebook o YouTube.
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