Si è concluso ieri il corso “Fondamenti di dinamica, analisi modale sperimentale ed operativa delle strutture”, curato dal corso di laurea in Ingegneria Civile dell’Università di San Marino. 24 ore di attività con un’esercitazione sul campo, che ha interessato dei test sulla passerella pedonale di Dogana. Il programma formativo ha fornito gli elementi necessari per effettuare valutazioni attendibili sulla sicurezza strutturale e per progettare eventuali interventi di adeguamento sismico e rinforzo. Hanno partecipato 22 professionisti, fra i quali ingegneri e architetti, provenienti da diverse città.
“Negli ultimi anni il monitoraggio dinamico ha acquisito un ruolo di rilievo sia nel panorama della ricerca scientifica che in ambito professionale”, ha spiegato la docente Francesca Dezi, responsabile scientifica del corso. “Il monitoraggio delle strutture e delle infrastrutture civili esistenti, infatti, riveste una notevole importanza per la valutazione del danneggiamento a seguito di eventi eccezionali, di fenomeni di degrado e di cedimenti statici, nonché per la redazione di piani di manutenzione. L’obiettivo - prosegue l’accademica - è permettere l’identificazione di mutamenti strutturali spesso non individuabili con monitoraggi statici. Queste soluzioni offrono diversi vantaggi: per esempio, allungano il ciclo di vita di una struttura con un conseguente vantaggio economico e meno rischi coinvolti”.