Chiedono risposte al Governo, accusato di “incoerenza”, soprattutto a fronte delle “rassicurazioni date solo pochi mesi fa dal Segretario Lonfernini – dicono – rispetto a contratti di fornitura che mettevano al riparo da ulteriori rincari”.
“Le cose vanno condivise, non apprese dalla stampa – dice Francesca Busignani dell'Unione Consumatori Sammarinese - Ci era stato detto che c'era una fornitura di gas bloccata per 7 anni come prezzo d'acquisto. Con questa nuova trance, si arriva ad aumenti di quasi il 70%. La tutela del consumatore e il benessere del cittadino ci sembra non sia prioritaria – osserva. Questo Paese rischia di implodere. O facciamo sistema o è un grosso problema. Le scuse per innescare una decrescita felice a noi non piacciono”. Rincara Emanuel Santolini dell'Associazione Sportello Consumatori, avanzando dubbi: “Viene inevitabilmente da pensare che ci siano altri problemi di bilancio, da coprire a spese degli utenti – rileva - data l'assenza di coinvolgimento e le rassicurazioni ricevute. Questo rincaro produrrà effetti devastanti: chi ha speso 500 euro per il gas nel 2021, nel 2022 ne spenderà 845. E gli strumenti messi a disposizione – aggiunge Santolini - non sono sufficienti. Stiamo aggravando le spese a carico delle famiglie. E' inaccettabile, soprattutto con queste modalità”.