A Venezia l'ultimo saluto a Valeria Solesin, la giovane 28enne uccisa nel massacro di Parigi al Bataclan. Cerimonia laica in una piazza San Marco gremita. Eseguito l'inno nazionale italiano e francese all'ingresso del feretro. Presenti le massime autorità, fra cui il capo dello stato Sergio Mattarella e il ministro della Difesa Roberta Pinotti che ha detto: “La forza, l'amore, la civiltà, la compostezza della famiglia Solesin non lasciano alcun dubbio su quanto meravigliosa fosse Valeria. Ci mancherà molto". Parlano i rappresentanti delle tre religioni: “La vostra cultura ci fa inorridire, ma non ci intimidisce”, ha detto il Patriarca di Venezia. “I giusti non muoiono mai”, ha detto il rabbino capo. Messaggi dalla comunità islamica nelle parole dell'Imam di Venezia: "Chiediamo ad Allah di aiutare la famiglia di Valeria e di proteggere l'Europa, l'Italia e questa città dal male e di pacificare le nostre anime".
Un appello contro il fanatismo nell'intervento del padre di Valeria, Alberto Solesin, che ha ringraziato i rappresentanti delle tre religioni come “presenza compiuta in questa piazza e simbolo del cammino degli uomini nel momento in cui il fanatismo vorrebbe nobilitare il massacro con il richiamo ai valori di una religione''.
Un appello contro il fanatismo nell'intervento del padre di Valeria, Alberto Solesin, che ha ringraziato i rappresentanti delle tre religioni come “presenza compiuta in questa piazza e simbolo del cammino degli uomini nel momento in cui il fanatismo vorrebbe nobilitare il massacro con il richiamo ai valori di una religione''.
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