Circa una trentina questa mattina per dire no all'eliminazione degli alberi di via Paolo III. L'abbattimento delle piante, previsto per la giornata di domani, rientra nei lavori di ampliamento del marciapiede per renderlo accessibile ai disabili. Il sit-in è stato organizzato dall'Associazione Porta del Paese che chiede una soluzione per coniugare l'accessibilità alla salvaguardia degli alberi.
Anche l'Associazione Micologica aveva dato parere contrario all'abbattimento delle piante sottolineando l'importanza di tutelare il patrimonio arboreo. “Porta del Paese” ha raccolto in tre giorni 761 firme che in mattinata ha consegnato in Segretaria Istituzionale. Simona Capicchioni portavoce dell'Associazione è stata poi ricevuta dai Capitani Reggenti.
Nel pomeriggio arrivata la risposta della Segreteria al Territorio che evidenzia diversi problemi delle piante dovuti alla poca ossigenazione dell'apparato radicale. Nello specifico nel 2017, ricorda, molte radici sono state danneggiate a seguito della posa di sottoservizi aumentandone il rischio di caduta. L'avvio dell'intervento poi era già stato presentato e condiviso nell'Aprile 2018, spiega la Segreteria, alla presenza della Giunta di Castello, delle Associazioni di Categoria, dei rappresentanti dei Residenti e del Liceo. Le uniche osservazioni pervenute riguardavano per lo più l'impatto sulla viabilità e i posti auto per la durata del cantiere. Nessun particolare accenno, conclude la Segreteria, era stato rivolto all'abbattimento delle alberature.
Nel servizio l'intervista a Simona Capicchioni, Associazione Porta del Paese
Anche l'Associazione Micologica aveva dato parere contrario all'abbattimento delle piante sottolineando l'importanza di tutelare il patrimonio arboreo. “Porta del Paese” ha raccolto in tre giorni 761 firme che in mattinata ha consegnato in Segretaria Istituzionale. Simona Capicchioni portavoce dell'Associazione è stata poi ricevuta dai Capitani Reggenti.
Nel pomeriggio arrivata la risposta della Segreteria al Territorio che evidenzia diversi problemi delle piante dovuti alla poca ossigenazione dell'apparato radicale. Nello specifico nel 2017, ricorda, molte radici sono state danneggiate a seguito della posa di sottoservizi aumentandone il rischio di caduta. L'avvio dell'intervento poi era già stato presentato e condiviso nell'Aprile 2018, spiega la Segreteria, alla presenza della Giunta di Castello, delle Associazioni di Categoria, dei rappresentanti dei Residenti e del Liceo. Le uniche osservazioni pervenute riguardavano per lo più l'impatto sulla viabilità e i posti auto per la durata del cantiere. Nessun particolare accenno, conclude la Segreteria, era stato rivolto all'abbattimento delle alberature.
Nel servizio l'intervista a Simona Capicchioni, Associazione Porta del Paese
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