Ora, su quell’ormai famoso conto corrente, intestato ad un’azienda di elettronica di Padova – ma che in realtà farebbe capo ad un finanziere svizzero - non c’è più nulla. E’ successo l’incredibile: Andrea Babbi, come se nulla fosse accaduto, è tornato alla Asset Banca di Dogana e ha ritirato i 200.000 euro rimanenti. Dunque il conto non era stato bloccato dalla magistratura sammarinese: il 38enne di Mercato Saraceno avrebbe effettuato il prelievo senza problemi.
La notizia sconcerta e il mistero, sull’intera vicenda, resta fitto. Le domande sono sempre le stesse: il sequestro è stato una messinscena? Chi c’è dietro questo grosso giro di denaro? E poi quella costosissima Mercedes incendiata dopo troppo tempo dal presunto rapimento, come mai? Forse perché, tra virgolette, iniziava a scottare: troppo rumore su questa vicenda, il rischio di lasciare tracce sarebbe stato troppo alto per le persone coinvolte.
Babbi nei giorni scorsi è stato sentito dal giudice sammarinese Battaglino, ma non gli sarebbe stata contestata alcuna accusa. Da mercoledì le indagini – sul territorio della Repubblica - sono in mano alla Gendarmeria, che è costantemente in contatto con le forze dell’ordine italiane. Tra le attività investigative in corso, la verifica dell’eventuale coinvolgimento di persone sammarinesi nella vicenda, e un controllo accurato dei movimenti di denaro. La prossima settimana Andrea Babbi sarà chiamato nuovamente sul Titano, questa volta per essere sentito dalla Gendarmeria.
La notizia sconcerta e il mistero, sull’intera vicenda, resta fitto. Le domande sono sempre le stesse: il sequestro è stato una messinscena? Chi c’è dietro questo grosso giro di denaro? E poi quella costosissima Mercedes incendiata dopo troppo tempo dal presunto rapimento, come mai? Forse perché, tra virgolette, iniziava a scottare: troppo rumore su questa vicenda, il rischio di lasciare tracce sarebbe stato troppo alto per le persone coinvolte.
Babbi nei giorni scorsi è stato sentito dal giudice sammarinese Battaglino, ma non gli sarebbe stata contestata alcuna accusa. Da mercoledì le indagini – sul territorio della Repubblica - sono in mano alla Gendarmeria, che è costantemente in contatto con le forze dell’ordine italiane. Tra le attività investigative in corso, la verifica dell’eventuale coinvolgimento di persone sammarinesi nella vicenda, e un controllo accurato dei movimenti di denaro. La prossima settimana Andrea Babbi sarà chiamato nuovamente sul Titano, questa volta per essere sentito dalla Gendarmeria.
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