Che questa fosse un’estate fuori dai canoni classici della politica lo si era capito già da un po’, come si era capito già da un po’ che ci fosse qualcuno che, pur di mettere in difficoltà il governo e la maggioranza di Adesso.sm, avrebbe messo in piedi, senza problemi, un gioco al massacro in uno dei momenti più complicati della storia recente della Repubblica di San Marino.
La stagione delle illazioni e dei complotti è iniziata il 5 di dicembre, prima ancora che il governo si insediasse, e non ha mai accennato a rallentare nonostante ogni affermazione sconsiderata portata avanti da parti dell’opposizione venisse puntualmente sconfessata.
Ci piace ricordare, così per esercizio mentale, la scalata di Carisp che questo governo aveva intenzione di concedere ad un famoso imprenditore sammarinese mentre Carisp è diventata di proprietà pubblica, esattamente come aveva promesso il governo in campagna elettorale; l’arrivo di fantomatici cavalieri colorati che avrebbero comprato prima Carisp poi gli NPL di Carisp, poi quelli di tutto il sistema mentre il governo assicurava che gli NPL sarebbero stati gestiti internamente, da una società pubblica, per fare in modo che quegli utili così attrattivi finissero nelle casse dello Stato: e così sarà. L’ultima, solo in ordine di tempo, è quella di un governo che ha la colpa mortale di contare fra le sue fila due dipendenti di BCSM per cui sarebbe completamente succube delle decisioni di BCSM e mai si sarebbe permesso di metterne in discussione la leadership – nominata, è bene ricordarlo, da un altro governo – per chissà quale accordo segreto posto in essere ad inizio legislatura.
Con quanto successo nella giornata di mercoledì, dopo che il Comitato per il Credito e il Risparmio ha inoltrato formale indicazione – con l’appoggio di tutta la maggioranza – di sollevare il direttore di BCSM Lorenzo Savorelli dal suo incarico perché era venuto meno il rapporto di fiducia necessario per un ruolo come quello da lui ricoperto, è caduto anche quest’ultimo velo.
Questo governo e questa maggioranza non hanno padroni, non hanno burattinai, non hanno legami indicibili con poteri forti di qualsivoglia natura, e lo sta dimostrando con i fatti. Prima di tutto, mettendo mano a dossier fermi sul tavolo da tempo perché considerati intoccabili proprio dai gruppi di potere che hanno governato il Paese negli ultimi vent’anni.
Questo governo e questa maggioranza hanno, come unico obiettivo, quello di tutelare l’interesse e la sovranità della Repubblica di San Marino, ponendo le basi per far sì che il suo sistema bancario e a ruota l’intero sistema economico e il Paese, possano uscire dalle secche in cui si trova incastrato ormai da troppo tempo.
Lo si vuole fare, e lo si farà, seguendo la strada della trasparenza e del rispetto delle normative internazionali, così da garantire ai nostri istituti con bilanci finalmente consolidati e ripuliti dal cancro dei crediti non performanti, nuove opportunità di crescita.
Siamo perfettamente consapevoli, come lo eravamo prima delle elezioni, che abbiamo a che fare con numeri che fanno girare la testa, che la sfida è di quelle epocali e che la si può superare solo stringendosi l’uno all’altro, compatti, con tutto il Paese.
Per rendere tutti consapevoli eravamo convinti che servisse chiarezza e trasparenza sulla situazione che stiamo vivendo, e questo è stato l’imperativo che la maggioranza ha inteso dare al governo fin da subito.
Gli attacchi che il nostro Paese sta vivendo, da ultimo quelli che con una tempistica clinica hanno anticipato il licenziamento del Dott. Savorelli, mercoledì, sui media finanziari italiani, sono più che indicativi del livello delle sfide a cui dovremo rispondere.
Per questo siamo convinti che proseguire con il clima politico da rissa da bar di periferia che si è creato artatamente negli ultimi mesi sarebbe un suicidio per la Repubblica.
Il governo ha già assicurato che si farà promotore con sempre maggior impegno di un dialogo costante e proficuo con le opposizioni e le forze sociali, per quanto riguarda la maggioranza farà di tutto per far si che si possano superare le contrapposizioni sterili createsi negli ultimi mesi e invitiamo il resto della politica e del Paese a fare lo stesso.
La stagione delle illazioni e dei complotti è iniziata il 5 di dicembre, prima ancora che il governo si insediasse, e non ha mai accennato a rallentare nonostante ogni affermazione sconsiderata portata avanti da parti dell’opposizione venisse puntualmente sconfessata.
Ci piace ricordare, così per esercizio mentale, la scalata di Carisp che questo governo aveva intenzione di concedere ad un famoso imprenditore sammarinese mentre Carisp è diventata di proprietà pubblica, esattamente come aveva promesso il governo in campagna elettorale; l’arrivo di fantomatici cavalieri colorati che avrebbero comprato prima Carisp poi gli NPL di Carisp, poi quelli di tutto il sistema mentre il governo assicurava che gli NPL sarebbero stati gestiti internamente, da una società pubblica, per fare in modo che quegli utili così attrattivi finissero nelle casse dello Stato: e così sarà. L’ultima, solo in ordine di tempo, è quella di un governo che ha la colpa mortale di contare fra le sue fila due dipendenti di BCSM per cui sarebbe completamente succube delle decisioni di BCSM e mai si sarebbe permesso di metterne in discussione la leadership – nominata, è bene ricordarlo, da un altro governo – per chissà quale accordo segreto posto in essere ad inizio legislatura.
Con quanto successo nella giornata di mercoledì, dopo che il Comitato per il Credito e il Risparmio ha inoltrato formale indicazione – con l’appoggio di tutta la maggioranza – di sollevare il direttore di BCSM Lorenzo Savorelli dal suo incarico perché era venuto meno il rapporto di fiducia necessario per un ruolo come quello da lui ricoperto, è caduto anche quest’ultimo velo.
Questo governo e questa maggioranza non hanno padroni, non hanno burattinai, non hanno legami indicibili con poteri forti di qualsivoglia natura, e lo sta dimostrando con i fatti. Prima di tutto, mettendo mano a dossier fermi sul tavolo da tempo perché considerati intoccabili proprio dai gruppi di potere che hanno governato il Paese negli ultimi vent’anni.
Questo governo e questa maggioranza hanno, come unico obiettivo, quello di tutelare l’interesse e la sovranità della Repubblica di San Marino, ponendo le basi per far sì che il suo sistema bancario e a ruota l’intero sistema economico e il Paese, possano uscire dalle secche in cui si trova incastrato ormai da troppo tempo.
Lo si vuole fare, e lo si farà, seguendo la strada della trasparenza e del rispetto delle normative internazionali, così da garantire ai nostri istituti con bilanci finalmente consolidati e ripuliti dal cancro dei crediti non performanti, nuove opportunità di crescita.
Siamo perfettamente consapevoli, come lo eravamo prima delle elezioni, che abbiamo a che fare con numeri che fanno girare la testa, che la sfida è di quelle epocali e che la si può superare solo stringendosi l’uno all’altro, compatti, con tutto il Paese.
Per rendere tutti consapevoli eravamo convinti che servisse chiarezza e trasparenza sulla situazione che stiamo vivendo, e questo è stato l’imperativo che la maggioranza ha inteso dare al governo fin da subito.
Gli attacchi che il nostro Paese sta vivendo, da ultimo quelli che con una tempistica clinica hanno anticipato il licenziamento del Dott. Savorelli, mercoledì, sui media finanziari italiani, sono più che indicativi del livello delle sfide a cui dovremo rispondere.
Per questo siamo convinti che proseguire con il clima politico da rissa da bar di periferia che si è creato artatamente negli ultimi mesi sarebbe un suicidio per la Repubblica.
Il governo ha già assicurato che si farà promotore con sempre maggior impegno di un dialogo costante e proficuo con le opposizioni e le forze sociali, per quanto riguarda la maggioranza farà di tutto per far si che si possano superare le contrapposizioni sterili createsi negli ultimi mesi e invitiamo il resto della politica e del Paese a fare lo stesso.
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