La 93° Adunata Nazionale degli Alpini, che si è celebrata aRimini – San Marino, è stato un evento che rimarrà a lungo nella memoria del nostro Paese. Le migliaia di Alpini che si sono riversati in riviera e a San Marino hanno trasmesso una marea di emozioni, di colori, di sentimenti improntati alla pace e alla solidarietà – che da sempre caratterizzano le adunate – in un periodo di emergenza dal punto di vista sanitario e di rapporti fra Stati. Nella manifestazione dedicata a uno dei corpi più amati delle forze militari italiane, la nostra Repubblica è riuscita a ritagliarsi un ruolo originale e di spicco, adeguati rispetto alla sua sovranità e in linea con la sua tradizione. Abbiamo omaggiato gli Alpini nel modo migliore offrendo una calorosa ospitalità. Quanto è accaduto è stato reso possibile grazie a un lavoro iniziato nel 2017, un lavoro di squadra insieme agli amministratori di Rimini e alla Sezione bolognese-romagnola dell’ANA che ha creduto nelle potenzialità dei nostri territori e, per la prima volta nella storia delle adunate, ha ottenuto un’assegnazione congiunta fra una città italiana ed uno Stato estero, realizzando di fatto il primo raduno internazionale del corpo. Nel 2018, alla notizia dell’assegnazione, Vittorio Costa, presidente della Sezione ANA bolognese-romagnola, dichiarò: “Abbiamo avuto tre entusiasti portabandiera: il sindaco di Rimini Andrea Gnassi, il ministro di San Marino Marco Podeschi e l’assessore regionale al Turismo Andrea Corsini. Il bello inizia adesso, dobbiamo metterci a lavorare tutti per riuscire al meglio”. Lo stesso anno, una delegazione dell’ANA fu ricevuta in udienza dalla Reggenza Fiorini-Carattoni. Da allora sono passati quattro anni e la manifestazione, programmata per il 2020, è stata posticipata al 2022 per la pandemia. Ci sono stati diversi amici di Repubblica Futura che hanno lavorato fin dai primi mesi del 2017 perché da un’idea, che poteva sembrare allora azzardata, potesse prendere corpo un progetto forte e autorevole. C’è stata anche la tenacia dei componenti del Congresso di Stato di RF che all’inizio della scorsa legislatura hanno avuto il merito di riprendere i rapporti con le comunità locali – ridotti ai minimi storici – e con volontà hanno ricostruito relazioni e fiducia rispetto al ruolo che San Marino può esercitare con le comunità del circondario. L’Adunata degli Alpini è stato un grande evento progettato, voluto e ottenuto da un altro governo, anche a dispetto di chi non credeva in questo evento e dei relativi sorrisetti di sufficienza di qualche alleato di allora. Repubblica Futura è felice del pieno successo dell’iniziativa e ringrazia chi, nel governo della precedente legislatura (come il segretario Marco Podeschi), ha lavorato in modo silenzioso e concreto affinché la candidatura avesse successo; ringrazia l’amministrazione riminese del tempo e la sezione bolognese-romagnola dell’ANA che hanno sostenuto la nostra candidatura; ringrazia in particolare Luigi Prioli – riminese, alpino, ex allievo del nostro Liceo e, per alcuni anni, stimato primario di Fisiatria del nostro Ospedale – per aver avuto l’idea della partecipazione congiunta di San Marino ed averla trasmessa ad amici di RF. Rileviamo come, di fronte a un evento in cui uno Stato si presenta unito mostrando il meglio di sé, il governo abbia deciso di cancellare tutto quanto era accaduto prima del 2020, chi aveva lavorato per ottenere l’evento e chi, già nel 2019, aveva mosso i primi passi per promuovere le attività organizzative di supporto. L’attuale Congresso di Stato non brilla certo per cortesia istituzionale, per correttezza ed educazione; l’autoreferenzialità è il tratto distintivo della sua azione che, nel caso dell’Adunata degli Alpini, ha goduto di quanto progettato e realizzato nella precedente legislatura.
c.s. Repubblica Futura