Gentilissimo sindaco, le rammentiamo il suo ruolo istituzionale, in virtù del quale le sue opinioni personali non dovrebbero sovrapporsi alle sue funzioni pubbliche: alla luce di quanto da lei affermato infatti, se le une interferissero con le altre, sarebbe legittimo preoccuparsi. Eviteremo di commentare le sue esternazioni. Se lo facessimo eleveremmo a dialettica politica concetti che, più prosaicamente, contraddicono e addirittura tradiscono la Costituzione. Anche se sembra non piacerle, la nostra Costituzione è stata generata dai principi della Resistenza, e proprio grazie a tali principi è possibile esprimere liberamente pareri come i suoi. Ovviamente, se questi pareri vengono pronunciati da un sindaco nell’esercizio delle sue funzioni, allora è forte lo sdegno di chi crede in una cultura democratica e antifascista e altrettanto forte dovrebbe essere l’attenzione degli organi preposti a contrastare qualunque tentazione o nostalgia autoritaria. Per concludere condanniamo e riteniamo estremamente grave, oltreché illogico e paradossale, che un Sindaco della Repubblica Italiana che sulla Costituzione ha giurato si dichiari fascista con tale disinvoltura e orgoglio.
La presidente del Comitato direttivo provinciale ANPI di Rimini