Il Partito Socialista esprime massima preoccupazione per quanto stia accadendo nel Paese. Le denunce pubbliche di palesi nonché gravi anomalie nei comportanti della governance di Banca Centrale e di alcuni membri di governo sono diventate realtà al momento dell’abbraccio protettivo fra il Faraone Grais e il Sig. Confuorti. Purtroppo, la fiducia incondizionata che il governo aveva riposto nella governance di Banca Centrale si è trasformata in una totale sfiducia del Paese nei confronti del governo che aveva inneggiato ai salvatori della Patria prima in Banca Centrale poi in Cassa di Risparmio provenienti da fuori confine e che invece hanno dimostrato essere interessati a tutto fuorché San Marino.
Il Partito Socialista rileva che ad oggi gli equilibri politici sono cambiati nella maggioranza: una parte di essa sembra aver capito che alcuni membri dell’attuale governo non sono riusciti a dare risposte concrete ai problemi del Paese, anzi li hanno ingranditi con atti che avranno probabilmente conseguenze giudiziarie e costi incalcolabili per la collettività.
Il Partito Socialista si chiede se qualcuno della maggioranza avrà il coraggio di chiedere il risarcimento dei danni a qualche collega o a qualche sceriffo solitario dello sfacelo causato, ponendo fine all’agonia di questo esecutivo, ma dando respiro e nuova speranza al Paese. Ora risulta chiaro che governare e propagandare sono totalmente diverse, le bugie hanno le gambe corte. I conti di Asset ancora bloccati, la centrale rischi ancora inattiva, la crisi di liquidità irrisolta, senza parlare poi delle promesse di poter aprire i famigerati conti correnti on-line o i memorandum con la Svizzera e gli Usa promessi dal Faraone Wafik Grais.
In conclusione, il Partito Socialista, ritenendo necessario riorganizzare totalmente la governance di Banca Centrale, auspica che il profilo del Direttore Generale sia selezionato a seguito di un confronto interno al Paese ed in vista di un rinnovato dialogo con Banca d’Italia, relazione ad oggi totalmente perduta nel far-west.
Ufficio Stampa del Partito Socialista
Il Partito Socialista rileva che ad oggi gli equilibri politici sono cambiati nella maggioranza: una parte di essa sembra aver capito che alcuni membri dell’attuale governo non sono riusciti a dare risposte concrete ai problemi del Paese, anzi li hanno ingranditi con atti che avranno probabilmente conseguenze giudiziarie e costi incalcolabili per la collettività.
Il Partito Socialista si chiede se qualcuno della maggioranza avrà il coraggio di chiedere il risarcimento dei danni a qualche collega o a qualche sceriffo solitario dello sfacelo causato, ponendo fine all’agonia di questo esecutivo, ma dando respiro e nuova speranza al Paese. Ora risulta chiaro che governare e propagandare sono totalmente diverse, le bugie hanno le gambe corte. I conti di Asset ancora bloccati, la centrale rischi ancora inattiva, la crisi di liquidità irrisolta, senza parlare poi delle promesse di poter aprire i famigerati conti correnti on-line o i memorandum con la Svizzera e gli Usa promessi dal Faraone Wafik Grais.
In conclusione, il Partito Socialista, ritenendo necessario riorganizzare totalmente la governance di Banca Centrale, auspica che il profilo del Direttore Generale sia selezionato a seguito di un confronto interno al Paese ed in vista di un rinnovato dialogo con Banca d’Italia, relazione ad oggi totalmente perduta nel far-west.
Ufficio Stampa del Partito Socialista
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