Apprezzo decisamente il comunicato stampa del gruppo sanità del PDCS perché ci permette di fare ancora più chiarezza sulla questione cardiologia, e più in generale, su quella che è ormai nota come la fuga dei medici. Spiace solo constatare in premessa, che le preoccupazioni del PDCS muovono da un servizio giornalistico dove vengono richiesti maggiori interventi sulla cardiologia, ma non tengono al contempo conto di un precedente intervento giornalistico dove proprio l'attuale responsabile della UOC Cardiologia spiegava come da ottobre ad oggi siano state azzerate le liste d'attesa che avevano accumulato alcune migliaia di persone in lista. È necessario essere chiari: i problemi della cardiologia partono dalla legislatura precedente quando, proprio con una segreteria di Stato alla sanità a guida PDCS, si registrò l’uscita di scena dell’allora primario della Cardiologia Liano Marinelli. Questo governo con la legge sulla dirigenza medica è riuscito a tamponare se non a invertire l'emorragia di personale sanitario in particolare delle professioni mediche. È proprio grazie anche alle norme contenute in tale legge sono stati poi emessi i bandi di concorso ed è stato reperito nuovo personale, non solo in cardiologia. Per quanto riguarda le preoccupazioni espresse dal personale medico del Pronto Soccorso, discusse durante l'ultima riunione della Consulta Sociale e Sanitaria, possiamo rassicurare il gruppo sanità del PDCS e la cittadinanza, che i provvedimenti in atto stanno andando proprio incontro alle richieste e soprattutto alle “best practice” in campo cardiologico e alle linee guida per gli interventi in caso di patologie tempo dipendenti. Infatti come ha specificato il Direttore delle Attività Sanitarie e Socio-sanitarie dell'ISS, Dott.ssa Mara Morini, e come riportato anche nel servizio giornalistico di RTV, già dal mese di luglio la cardiologia garantirà non la semplice reperibilità, ma la presenza di almeno un cardiologo tutti i giorni, sabato, domenica e festivi compresi. Inoltre, con il completamento della possibilità di consulti telematici e dell'invio dell'elettrocardiogramma con la terapia intensiva cardiologica di Rimini dove è presente un laboratorio di emodinamica, l'assistenza ai pazienti in caso di infarto seguirà il percorso migliore possibile secondo i migliori standard adottati a livello internazionale. Questo è stato possibile proprio grazie all'azione messa in campo dalla Segreteria e dall’Istituto per la Sicurezza Sociale in questi due anni con la disponibilità e la collaborazione dei medici e più in generale di tutto il personale sanitario. Azione che registra inoltre l’avvio di una fase sperimentale e transitoria per la creazione dell'area critica, prevista dal Piano sanitario e socio-sanitario, attraverso il coinvolgimento delle UOC di Pronto soccorso, Cardiologia e Terapia Intensiva, come prevedono, tra l'altro, le linee guida del nuovo Atto organizzativo già presentate. Ringrazio quindi il PDCS per averci dato la possibilità di fare ulteriore chiarezza su questo tema. Spiace solo constatare ancora una volta, come su temi delicati quali la sanità anziché trovare convergenze, si preferisca dare spazio a polemiche anche strumentali, tralasciando quanto di positivo viene fatto per il bene dell'ISS e soprattutto per la salute dei nostri cittadini.
c.s. Segreteria di Stato Sanità