Subito un cambio di rotta per uscire dalla crisi. Alla maggioranza chiediamo di aprire in maniera celere il confronto sui punti urgenti contenuti nella piattaforma sindacale. Al primo posto il rinnovo di contratti scaduti, a partire da quelli della PA e dell’AASLP, lotta al caro vita, rilancio del welfare, revisione degli importi degli assegni familiari, riforma della previdenza complementare e riforma fiscale”. E’ l’appello lanciato dal segretario generale, Gianluca Montanari, ai lavori del Consiglio Confederale della CDLS riunito lunedì scorso con all’ordine del giorno la valutazione della situazione politica alla luce della crisi in atto, per definire le linee di azione delle prossime settimane e, in via ordinaria, per la illustrazione ed approvazione del Bilancio 2022, che evidenzia un risultato positivo ed è stato approvato all’unanimità. Il Segretario Generale Gianluca Montanari, nel suo intervento introduttivo, è stato molto netto: “Nonostante i ripetuti solleciti al Governo, prima del verificarsi dell’attuale crisi non era stato definito nessun incontro in riferimento alla articolata piattaforma sindacale inviata ad inizio anno; tantomeno si è manifestata la volontà dell’Esecutivo di aprire un tavolo di confronto sulla politica dei redditi, un intervento che riteniamo ormai indispensabile alla luce dell’inarrestabile erosione inflattiva del potere di acquisto di salari, stipendi e pensioni e dell’aumento dei prezzi generalizzato.” “Abbiamo assistito – continua Montanari - solamente pochi giorni prima dell’uscita di Rete dalla delegazione di Governo e quindi in stato di crisi già concretizzata, alla convocazione di una serie di incontri, più tecnici che politici, riguardanti il rinnovo del contratto della PA, la presentazione dell’Atto Organizzativo dell’ISS, la riforma ICEE, e per l’istituzione della cosiddetta tariffa sociale per quanto riguarda le utenze domestiche; temi in parte contenuti all’interno della piattaforma sindacale ma che evidentemente il Governo preferisce trattare singolarmente e non in maniera coordinata”. Il Confederale della CDLS ha pienamente condiviso una generale insoddisfazione rispetto a questa kermesse di incontri: in particolare per quanto riguarda il confronto per il contratto della PA e Salariati AASLP, ci è stato consegnato un articolato molto complesso che spazia dalla flessibilità del rapporto di lavoro, alla revisione del trattamento normativo ed economico per finire con gli aumenti contrattuali che sono ritenuti assolutamente insufficienti. Dopo questo confronto preliminare, erano stati fissati ulteriori incontri per questa settimana, ma a causa dell’attuale crisi politica gli stessi sono stati annullati. La CDLS auspica che non appena la politica abbia risolto l’attuale situazione di impasse si possa riprendere celermente il confronto. Il Segretario della CDLS puntualizza quanto avvenuto nell’ambito dell’ISS: “seguendo un copione già visto anche nel recente passato in altri ambiti di confronto, il documento riguardante l’Atto Organizzativo dell’ISS, ci è stato consegnato soltanto nel tardo pomeriggio del giorno antecedente l’incontro. Un metodo che non possiamo che stigmatizzare in quanto non permette la necessaria valutazione delle proposte e dell’impatto sui lavoratori e sull’utenza. Nell’incontro ci è stata illustrata la filosofia che ha guidato la stesura dell’atto organizzativo, ma in concreto non appare chiaro e, soprattutto, dobbiamo valutare approfonditamente se quanto definito dai vertici dell’ISS, salvaguarda e rilancia il sistema universalistico della sanità in un’ottica di qualità ed eccellenza.” Nulla di fatto anche riguardo all’ICEE: l’unico incontro è stato finalizzato a illustrare verbalmente le linee guida di intervento. Anche riguardo agli altri incontri già previsti – Riforma FONDISS, Decreto Delegato sul lavoro e interventi strutturali sulle tariffe – il sindacato ha già comunicato la sua disponibilità al confronto e richiesto una celere convocazione degli incontri: nulla di fatto, siamo ancora in attesa di essere chiamati dal Governo”. Forte preoccupazione da parte del Consiglio Confederale della CDLS per il roll-over riguardante il rifinanziamento del debito pubblico. Anche in questo caso il Governo ha tirato dritto per la sua strada, senza approfondire con il mondo del lavoro ed imprenditoriale le scelte fatte e non tenendo conto delle possibili proposte e delle considerazioni avanzate dalle parti sociali prima di procedere alla convocazione del Consiglio Grande e Generale straordinario. Va sottolineato che il rifinanziamento del prestito serve per rimborsare il debito già contratto precedentemente che, in larghissima parte, è stato utilizzato per la gestione della spesa corrente; un debito che - di fatto - non servirà per finanziare interventi strutturali o progetti di investimento finalizzati alla crescita economica e sociale del Paese. Il Segretario Generale CDLS sottolinea “non dobbiamo mai dimenticare che il rimborso della quota capitale del debito ed i relativi interessi sono sostenibili solamente se accompagnati dalla crescita economica, da un piano di riforme credibili e sostenibili e da un incremento delle entrate focalizzato sulla lotta all’evasione ed all’elusione fiscale e non aumentando la pressione fiscale su lavoratori e pensionati”. Puntualizza Montanari: “quelle riguardanti il mancato confronto, condivise anche dal Consiglio Confederale della CDLS, sono preoccupazioni legittime. Gli interventi necessari a garantire il futuro del Paese impongono un confronto a tutto campo, un nuovo approccio ed un più stretto dialogo che è stato ripetutamente sollecitato dal sindacato. Anche per questo avremmo voluto confrontarci con l’Esecutivo per valutare anche le strategie che riguardano il settore bancario e della gestione delle cartolarizzazioni relative agli NPL. Rispetto al debito interno da tempo chiediamo l’avvio di un mercato secondario sammarinese dei titoli pubblici, che consenta in qualsiasi momento la compra-vendita degli stessi senza essere obbligati ad attendere le scadenze. Riteniamo che delle emissioni di titoli dello Stato, con durate brevi e tassi di interesse congrui – anche tenuto conto di quanto pagheremo ai sottoscrittori del debito esterno – possano riscuotere l’interesse dei cittadini e degli investitori interni che potranno esercitare un ruolo importante e determinante nella politica economica dello Stato; del resto questa è anche la strategia seguita nella vicina Italia con l’emissione di BTP Italia e BTP Valore destinati a piccoli risparmiatori e famiglie. E comunque, in ogni caso, è cosa ben diversa corrispondere interessi a investitori interni, con le positive ricadute nel sistema economico nazionale, piuttosto che corrispondere milioni di euro di interessi a finanziatori forensi e centinaia di migliaia di euro in commissioni agli intermediari esteri. Chiosa il Segretario Montanari: “il Governo era chiaramente in blocco già da tempo, avevamo già sentore della situazione di stallo e di crisi politica alle porte. Oggi di fatto stiamo attraversando uno scenario ancora più incerto rispetto ai mesi passati, con un confronto serio e convinto di fatto mai partito, ci ritroviamo all’interno del ciclone provocato dalla crisi politica. E’ indubbio che le crisi di Governo che si sono succedute in questi anni abbiano generato crescenti difficoltà al Paese, contribuendo ad una lunga ed ormai endemica instabilità politica e amministrativa che, a sua volta, ha ricadute negative sul piano economico e sociale.” Da parte del Consiglio Confederale della CDLS è emerso un forte richiamo alle forze politiche di maggioranza e opposizione: è indispensabile recuperare l’impegno e la capacità di sapersi assumere le responsabilità che la situazione attuale impone, è necessario cercare la massima condivisione per prendere le decisioni che mettano in sicurezza il futuro di San Marino; questi passaggi, delicati e importanti, dovranno vedere un concreto e costante confronto con i corpi intermedi, perché nessuno, e i fatti lo dimostrano, ce la può fare da solo”. Conclude il Segretario Generale della CDLS “ci pare che la strada della continuità atta a proseguire la legislatura sia ormai intrapresa; serve un urgente cambio di rotta però, chiediamo alla maggioranza di aprire in maniera celere il confronto sui punti urgenti contenuti nella piattaforma sindacale. Desidero ricordarne alcuni: definizione dei contratti scaduti della PA, settore pubblico allargato ed AASLP, lotta al caro vita, rilancio del welfare, revisione degli importi degli assegni familiari, riforma di Fondiss e riforma IGR. La Confederazione Democratica è fermamente convinta che quel che serve oggi, come ieri, al Paese, sia una nuova stagione di confronto e concertazione.”