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Civico 10: "Mussoni e la sua triade: responsabilità congiunte"

20 lug 2015
Civico 10
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Ogni volta siamo sempre più basiti nel costatare le capacità del Segretario Mussoni di rigirare la frittata quando si trova a esprimere dichiarazioni sui vari media locali. L’ultimo caso riguarda la lettera che un gruppo di medici ha consegnato anche alle forze politiche.
Una lettera che contiene la denuncia di uno stato di fatto abbastanza deprimente, composto di:
precariato fuori da ogni logica e apparentemente infinito nel tempo per tutta una serie di giovani medici che faticano a trovare una minima stabilità lavorativa;
discrezionalità totale del Comitato Esecutivo nello stabilire i trattamenti contrattuali, cosa che crea notevoli differenze fra medici che svolgono la stessa mansione;
difficoltà notevoli nel formarsi e professionalizzarsi per mancanza di fondi;
difficoltà nel vedersi correttamente remunerata l’attività libero professionale, anche quando fatta all’interno delle norme di legge ancora in vigore;
assenza totale di dialogo con il Comitato Esecutivo ISS.
Non è certamente un caso, alla luce delle situazioni sopra evidenziate, se nell’Ospedale di Stato è presente una costante fuga di professionalità giovani e importanti, alla ricerca di migliori opportunità. O se professionalità reperite dall’esterno (a caro prezzo) poco dopo abbandonano la barca in cerca di nuovi lidi.
Il Segretario di Stato, di fronte alla denuncia dei medici, non trova di meglio che esprimere un sentimento di “vicinanza”. Il Comitato Esecutivo, di fronte a queste accuse, tace. Eppure sono questi soggetti che hanno la diretta responsabilità di quanto sta succedendo e del peggioramento evidente che la nostra sanità sta subendo.
Non possiamo che domandarci se le quattro persone che gestiscono l’ISS (Segretario di Stato e triade del Comitato Esecutivo), in completa autonomia e con le loro claque festanti, hanno un’idea dei rischi che sta correndo la sanità sammarinese. Se si accorgono della situazione di progressivo degrado e delle problematiche che i cittadini si trovano ad affrontare nell’accedere a servizi efficienti e di qualità. E del fatto che tanti, oggi, sono quasi obbligati a rivolgersi alla sanità privata perché non trovano risposte in quella pubblica.
Non se ne rendono conto o è proprio quello cui mirano? E’ plausibile che la loro volontà sia quella di ridurre la qualità della sanità pubblica per poi aprire inesorabilmente al privato, ai business personali e alle cliniche amiche?
La “vicinanza” o il silenzio non servono a risolvere i problemi e neanche scaricarli su altri. Se non si è in grado di portare avanti progetti definiti sarebbe più sensato fare un “mea culpa” e dimettersi, lasciando spazio a chi possa realmente intervenire e mantenere una sanità di alto livello. Ci auguriamo che in maggioranza se ne rendano conto prima che sia troppo tardi e provvedano a rimuoverli dai loro incarichi.

Infine, proprio quest’anno si celebra il 60° anniversario della nascita dell’ISS e non ci sembra il caso di festeggiarlo demolendo una delle più grandi conquiste dei sammarinesi.

Comunicato stampa
Civico 10

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