Dopo il mese di marzo che ci porta la primavera, i suoi colori e una selva di rami fioriti a ridosso del cielo terso, segno certo della primavera, si avverte in questi giorni sempre più nella natura un fermento di ripresa. La campagna è tutta un variare di verdi teneri, basta osservare i prati, gli alberi e i campi di grano. Da quelle gemme, da quelle piantine, da quei fiori dipenderà la vita di tutti noi, perché la terra ci nutre tutti indistintamente.
Nei campi coltivati a grano, il cereale seminato in autunno ora è nella fase della “levata”. Nel ciclo biologico del grano si distinguono le fasi di germinazione, accestimento, levata, fioritura e maturazione. Il frumento, così come altri cereali, ha la capacità di accestire, cioè di sviluppare altri germogli in aggiunta a quello primario, e durante questa fase le piante hanno un aspetto cespitoso. Con l’aumentare della temperatura, quando la temperatura dell’aria raggiunge circa 12°C, il grano inizia la fase di “levata”, cioè dell’allungamento degli internodi, al termine della quale le piantine raggiungono la massima altezza e che si conclude in aprile-maggio con l’emissione della spiga (“spigatura”). Durante la levata il consumo idrico della pianta è notevole, non a caso vi è il proverbio che recita “Marzo asciutto, April bagnato, beato colui che ha seminato”. Poi se le condizioni climatiche sono favorevoli ad inizio estate si raccogli il prezioso frutto della terra: il grano. L’aratura, la semina, il raccolto non sono manifestazioni meno grandi dello spuntar della luna, spettacolo meraviglioso - come ben indicava uno scrittore – per assistere al quale pagheremmo molto se la natura ingenua non ne avesse fatto uno spettacolo gratuito.
I cereali, sin dall’antichità, sono alla base dell’alimentazione umana perché danno un prodotto che, per contenuto proteico, lipidico, di carboidrati, di sali minerali e di vitamine è adatto per l’alimentazione umana.
In questo difficile periodo in cui siamo costretti a restare a casa si riscopre il piacere del pane, della pizza, dei dolci fatti in casa, di profumi e sapori unici e mai dimenticati. Nel ricco paniere dei prodotti Terra di San Marino, pane, piadina, farina, biscotti, latte formaggi, miele, olio, carne e vino, che rispettano specifici disciplinari di produzione e sono ottenuti con materie prime coltivate in territorio, vi sono anche le farine macinate a pietra e quelle classiche 0 e 00. Assaporare un buon prodotto da forno è veramente appagante, ma non tutti i prodotti sono uguali perché diverse sono le farine con cui sono preparati: oltre alla varietà del cereale fanno la differenza l’ambiente ed il metodo di coltivazione, l’essicazione e la macinatura della granella, fattori che concorrono a determinare e migliorare le qualità nutrizionali e organolettiche del prodotto. Provare per credere!
Concludiamo con una notizia in anteprima… per mantenere attivo il cervello, le mani e - perché no? - il palato, il Consorzio Terra ha deciso di attivare sulla propria pagina FB un contest culinario dal titolo #assaporiamoacasa … una “battaglia “ a colpi di piatti gustosi e rigorosamente realizzati con i prodotti marcati e certificati #terradisanmarino.
A breve sveleremo come funziona, nel frattempo seguiteci su https://www.facebook.com/consorzioterradisanmarino/
Comunicato stampa
Consorzio Terra di San Marino