Il Consiglio Direttivo della Consulta per l'Informazione apprende con preoccupazione delle dimissioni rassegnate da presidente e tutti i componenti dell'Autorità Garante per l'Informazione. Le motivazioni di tale gesto, infatti, risiedono nella “mancanza delle condizioni per operare”, disagi formalizzati dai membri già da tempo, ai quali non è stata trovata adeguata soluzione. Parte di queste sofferenze, in primis l'assenza di una sede nella quale riunirsi e depositare i documenti, sono comuni anche alla Consulta per l'Informazione che continua tra mille difficoltà il suo percorso accidentato. La presenza in Autorità, in questo caso la presidenza, di un giornalista aveva inoltre rimosso uno degli ostacoli al mutuo riconoscimento della professione con l'ordine italiano con il quale l'interlocuzione e il dialogo continuano. La speranza del Consiglio Direttivo della Consulta è quella di non dover ricominciare tutto daccapo, e comunque resta il timore che di “informazione” si parli volentieri solo per bacchettare i giornalisti o peggio per insegnare loro il mestiere. La Consulta per l'Informazione ribadisce la piena disponibilità a collaborare con le istituzioni per quanto di sua competenza, auspicando principi comuni da condividere nel rispetto dei ruoli di ognuno. Il Direttivo desidera ringraziare l'Autorità Garante dimissionaria per i mesi di proficua collaborazione.
Cs Il Direttivo della Consulta per l’informazione
Consulta per l'Informazione su dimissioni Autorità Garante
19 nov 2021
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