Dopo due giorni di sciopero che, di fatto, ha bloccato larghissima parte del sistema bancario sammarinese causando inevitabili, prevedibili e preannunciati problemi alla cittadinanza, da parte di ABS e delle Direzioni delle banche sammarinesi tutto tace, nessuna richiesta di incontro né alcuna proposta seria e decente è stata formalizzata. Anzi, a dire il vero l’Associazione Bancaria sammarinese ha dato segni di vita diffondendo un comunicato stampa che ondeggia tra il ridicolo ed il paradossale, come se costoro vivessero in un mondo parallelo che è distante dalle problematiche reali che sta attraversando il Paese; la situazione di disagio per la cittadinanza è da attribuire alla loro intransigenza ed indifferenza rispetto alle richieste delle Organizzazioni Sindacali. Lo sciopero del 12 Febbraio che ha portato in Piazza della Libertà quasi 200 dipendenti di BAC, BSM e Carisp è un segnale forte e chiaro che i lavoratori bancari vogliono dare ad ABS e Direzioni Generali delle banche sammarinesi. Stigmatizziamo il tentativo di ABS di raccontare la loro verità distorta, cercando maldestramente di isolare i lavoratori del settore bancario da quelli degli altri settori e cercando di far passare nell’opinione pubblica il messaggio che si tratta di una categoria privilegiata e strapagata. Ricordiamo ad ABS gli innumerevoli consulenti di vario genere e provenienza, le stellari parcelle di noti studi professionali e la triste sequela di direttori generali che si sono succeduti nell’ultimo decennio tra le varie banche, con un indecente balletto di nomine accompagnato – ad ogni giro di valzer – da stipendi esorbitanti, liquidazioni stellari e strette di mano: in questi casi, come in molti altri, la sobrietà e l’attenzione ai costi che viene puntualmente richiamata da ABS non ci sembra sia stata messa in pratica. Le richieste sindacali legate al rinnovo del Contratto Banche sono state formulate tenendo conto – solo parzialmente - della perdita del potere di acquisto degli stipendi che si è accumulata dal 2010 al 2022 e considera una rivalutazione che possa tutelare le retribuzioni per gli anni dal 2023 al 2027. Nella vicina Italia, portata sempre più spesso da ABS quale esempio virtuoso, il recente rinnovo del contratto di lavoro del settore bancario ha definito una riduzione dell’orario di lavoro di mezz’ora settimanale, riconoscendo nel contempo un aumento per il periodo 2023-2026 del 15% con corresponsione degli arretrati. Va anche rammentato ad ABS che le buste paga dei bancari sammarinesi sono state falcidiate di oltre il 33% in questi anni: saremmo curiosi di sapere se le remunerazioni, i premi ed i gettoni dei vari Consigli di Amministrazione, dei Presidenti, dei Direttori Generali e loro vice e dei Dirigenti abbiano subito nel periodo dal 2010 ad oggi lo stesso tipo di trattamento. Crediamo che in un Paese che si possa considerare “normale” e che ambisce ad associarsi all’Unione Europea, una iniziativa di mobilitazione che ha bloccato già da cinque giorni il sistema bancario, con disagi a cascata su tutta l’economia sammarinese, imporrebbe un intervento deciso del Governo nei confronti dei vertici bancari e di ABS. Il Sindacato ed i dipendenti bancari – quadri, impiegati ed ausiliari – nel confermare la decisione, già preannunciata, di proseguire lo sciopero ad oltranza con ulteriori iniziative che interesseranno vari punti del Paese in questa e nella prossima settimana, restano - come sempre fatto sinora - a completa disposizione per confrontarsi con l’Associazione Bancaria sammarinese su proposte serie.
c.s.
Le Federazioni Servizi di CSdL - CDLS - USL
Le Rappresentanze Sindacali Aziendali di Banca Agricola Commerciale, Banca di San Marino e Cassa di Risparmio