Nella giornata di venerdì 19 novembre, si è tenuto il 12esimo UNESCO Youth Forum incentrato sulla tematica "Co-creazione del periodo post-Covid con i giovani". La Commissione Politiche Giovanili ha partecipato ai lavori attraverso la delegata Anna Guerra, contribuendo alla compilazione e approvazione di un documento globale costituito da otto raccomandazioni, frutto della sintesi delle visioni di giovani provenienti da tutto il mondo attraverso un percorso partecipato iniziato il 5 novembre. La bozza di documento sulla quale il consesso ha lavorato è stata redatta grazie a un complesso processo partecipato coadiuvato dalle tecnologie digitali che hanno permesso di lavorare simultaneamente a documenti condivisi, con la possibilità di integrare le varie visioni. L'incontro è iniziato con gli indirizzi di saluto da parte di Gabriela Ramos, Assistente del Direttore Generale per le scienze sociali e umane, e del Vice-direttore Generale Xing Qu. Quest'ultimo ha sottolineato come i giovani non sono semplicemente il futuro della nostra società ma sono soprattutto il presente, aspetto dimenticato spesso dai governi nazionali. Inoltre ha augurato ai delegati un buon lavoro auspicando che i semi piantati con il nostro impegno possano divenire "alberi immortali". L'incontro è proseguito con i giovani relatori, nominati su base globale, e di quelli a livello regionale che hanno illustrato il non semplice lavoro di sintesi effettuato nelle ultime due settimane. In particolare hanno posto l'accento su questioni per le quali non si è giunti a mediazione, rimettendo alla plenaria la decisione in merito. La discussione è ricaduta principalmente su questioni di forma volte all'inclusione di ogni minoranza, alle quali indirizzare maggiore attenzione, e sull'incisività di alcuni termini, sintomo di un'urgenza di azione su particolari temi. Le otto raccomandazioni, e le relative soluzioni basate sull'apporto concreto dei giovani, si sviluppano sulle seguenti problematiche: la mancanza di reattività da parte del settore educativo a fronteggiare la crisi pandemica e la conseguente penalizzazione delle sfide educative attuali; l'incremento della disoccupazione giovanile dovuta alle minori opportunità a causa della pandemia; il cambiamento climatico che, stando alle recenti e autorevoli ricerche scientifiche, porterà a ulteriori crisi e disastri; il devastante impatto sui siti patrimonio culturale che potrebbero avere queste nuove minacce e la mancanza della partecipazione nel processo decisionale dei giovani e delle comunità locali in tale campo; un declino nel benessere dei giovani (che esso sia di tipo mentale, fisico o sociale), soprattutto in contesti vulnerabili e aree fragili; la mancanza di un significativo impegno dei governi nazionali con le associazioni giovanili e dei giovani; l'esistenza di disuguaglianze nell'accesso all'alfabetizzazione digitale e inadeguate infrastrutture tecnologiche; mancanza di accessibilità all'informazione e una continua repressione della libertà d'espressione. Il risultato più evidente del Forum è che i giovani da tutto il mondo, nonostante le diverse estrazioni culturali, condividano un messaggio forte e conciso: i governi nazionali devono adeguarsi a una società che negli ultimi 20 anni si è completamente trasformata e che la pandemia ha profondamente scosso accelerando processi inevitabili. Una generazione intera pretende che le proprie aspirazioni possano essere espresse e raggiunte in maniera rispettosa del nostro essere umani attraverso un'educazione adeguata, che la salute mentale sia riconosciuta come un aspetto fondamentale della nostra vita, che il digitale è sì un'opportunità incredibile ma anche una minaccia ai rapporti sociali, che la partecipazione attiva dei giovani alla vita pubblica e al processo decisionale debba per tutti i governi nazionali un'esigenza impellente e inevitabile. A conclusione dei lavori è intervenuto il Presidente della 41esimo Conferenza Generale dell'UNESCO Santiago Irazabal Mourao ricordando che il 12esimo Youth Forum coincide con un altro importante appuntamento per l'organismo: la ricorrenza del 75esimo anniversario dalla fondazione dell'UNESCO. Il Presidente ha sottolineato come le circostanze di allora non siano troppo differenti da quelle attuali e ha quindi ringraziato i delegati, prendendo in prestito le parole della celebre canzone Let it be dei Beatles, di "sussurrare le parole di saggezza" che guideranno le azioni della propria assemblea nel prossimo triennio. La Commissione Politiche Giovanili auspica fermamente che anche la politica sammarinese prenda atto di tali raccomandazioni e che possa farle proprie nelle politiche future. In particolare ci rivolgiamo ai Consiglieri nostri coetanei, che possano portare tali istanze in prima linea e che possano farsi testimoni della voce di un'intera generazione.
Cs Commissione Politiche Giovanili
Fine lavori per il 12esimo Youth Forum UNESCO
22 nov 2021
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