C’è chi, arrivando ad Arbe, si è inginocchiato, ha accarezzato la terra e ha fatto un segno di croce. Siamo arrivati dopo dieci ore di pullman nell’isola che ha dato i natali a Marino e Leone, i due “ragazzi” (così sono stati chiamati da alcune delle nostre guide) che hanno portato la gioia del Vangelo nel Montefeltro e a San Marino. Questo pellegrinaggio di 100 persone ha il carattere della gratitudine – in qualche modo – della restituzione. Questo ha motivato l’idea di proporsi per ciascuna delle tre giornate in terra croate di una breve frase evangelica. Venerdì 14 aprile: dal viaggio su strade e autostrade al viaggio come metafora della vita: viaggio sulle gambe (in questo caso sulle gomme del pullman, ma non meno faticoso), viaggio con gli occhi, ossia col desiderio di conoscere, confrontare, scoprire (stupendo l’arcobaleno nel tramonto sul mare), viaggio col cuore, col proposito di creare legami, vivere amicizie nuove e soprattutto incontro con le persone di qui che ci hanno atteso da settimane organizzando un’accoglienza che ci ha profondamente commosso. Del resto l’arrivo di 100 persone d’un sol colpo non può non creare meraviglia. Ad accoglierci le autorità della cittadina di Arbe, fiere di essere “sammarinesi” nell’animo. Il prof. Miljenko, noto a San Marino per una sua recente conferenza, presenta la storia di questo lembo della costa Adriatica orientale. Un’ora coinvolgente di cultura. Di qua e di là dell’Adriatico, nonostante la diversità della lingua sentiamo d’avere radici comuni.
Cs - Diocesi di San Marino-Montefeltro