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L’inizio delle vacanze estive per gli aderenti all’Associazione Parkinson, rappresenta la sintesi di un particolare momento esistenziale

11 lug 2024
L’inizio delle vacanze estive per gli aderenti all’Associazione Parkinson, rappresenta la sintesi di un particolare momento esistenziale

La sindrome parkinsoniana, infatti, non va in vacanza, negandoci la possibilità di vivere questo periodo come le persone comuni. Nonostante tutto, i primi sei mesi di attività associativa 2024 sono stati densi di attività, da cui e’ derivata una nuova spinta vitale, molto utile anche adesso, quando ci ritroviamo a ripercorrere il miraggio di una passeggiata lungo la linea della spiaggia, a raccogliere conchiglie simboliche, in grado di farci meditare sulla nostra condizione del vivere, così come si può, semplicemente.
Uno dei punti di svolta di questi sei mesi, e’ avvenuto in quell’edificio bianco che abbiamo ribattezzato “La nostra casa”, il Centro Sociale di Fiorentino, là dove avvengono la maggior parte dei nostri corsi e laboratori creativi che spaziano dal canto alla meditazione, dai giochi di società all’ascolto di musica classica, lirica e sinfonica.
Nel corso del tempo, però, ci siamo resi conto che un luogo, seppur importante per noi, non e’ sufficiente a colmare quel senso di “vuoto” che, a volte, ci attende al ritorno delle nostre case.
È allora, che si e’ accesa una “lampadina”! Ci viene data l’idea di inviare ai nostri aderenti, ogni giorno alla stessa ora, un seme di creatività reale o immaginaria che ripercorresse i principali momenti, vissuti durante i nostri laboratori.
Qualcosa capace di infondere un’energia vitale e rassicurante, proprio come una luce di un faro che nella notte segna un punto fermo per le navi di passaggio.
Su questa scia, Luigi Di Paolo, responsabile della comunicazione dell’Associazione, si e’ levato ogni giorno, alle cinque del mattino, per stilare in forma di articolo di un notiziario interno, un approfondimento delle attività svolte, pronto per essere regolarmente inviato ai soci.
In questa modalità, un messaggio al giorno, ha trasformato il disagio in composta armonia, e le difficoltà hanno cambiato forma, diventando fardelli meno pesanti.
A fronte di un lavoro quotidiano, parallelo allo svolgersi delle attività, non e’ stato difficile ricomporre le sensazioni vissute: il maestro Capicchioni, ad esempio, ha continuato a trasformare le note musicali in colori iridescenti e le poesie di Fabrizio Mittiga, vere e proprie “Melodie dell’anima”, ispirate alla musica classica, sono più volte riemerse.
Ecco come tutto si ricompone… Nell’auspicio che quel brumoso rallentamento che a volte ci lega con insopportabile presenza, in realtà sia occasione di un altro sguardo verso l’amplificazione di un frammento vissuto in armonia; verso una meditazione profonda, verso tutte quelle sensazioni di bellezza che spesso sprechiamo, quando nel vortice della vita di tutti i giorni -dove tutto e’ tamburo battente- non troviamo un attimo di respiro, utile a ritagliarci il tempo per trattenere qualcosa in memoria.

Comunicato stampa
A.P.S.M.





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