Proprio il 5 giugno è stata la ricorrenza della “Giornata mondiale dell’ambiente” ed il Segretario di Stato Stefano Canti tiene a precisare come sia importante lasciare un territorio migliore rispetto a quello ereditato ad inizio incarico. Il comunicato di “Libera” focalizza in modo semplicistico e banale l’aspetto della “vibrofinitrice” ma elude la parte più importante della Delibera di Congresso n. 31 del 2 maggio 2022 ovvero “l’Ordina e dispone la chiusura di un deposito dell’AASLP in località Baldasserona su cui erano depositati cumuli di fresato di asfalto in quanto sito abusivo non autorizzato”. E questa l’Autonomia che l’AASLP deve avere? Chi ha autorizzato tale deposito? Chi ha autorizzato su quell’area la possibilità di effettuare prove antincendio da parte di una Ditta sammarinese il cui titolare è un ex Consigliere di Libera? Forse il precedente Direttore o il precedente CdA dell’AASLP!!
Oppure il precedente Dirigente del Settore viabilità e bonifiche!! Di certo tutti quanti avrebbero dovuto conoscere bene le leggi, e non solo quelle che a San Marino NON ci sono, dovrebbero conoscere il Codice Ambientale e le disposizioni a protezione dell’Ambiente in esso contenute. Oppure erano così sicuri di sé da poter stabilire di operare sopra la Legge? L’Amministrazione Pubblica e le Aziende Autonome sono le prime a dover dare il buon esempio nel rispettare le leggi e poi farle rispettare agli altri. Ai consiglieri di opposizione di “Libera” ed in particolare al Consigliere Vladimiro Selva (dipendente AASLP), che in maniera molto forbita citano le parole del filosofo, giurista, storico e pensatore politico francese, sulla necessità che il potere fermi il potere, ricordo loro con fermezza che ho proprio agito come teorizzato da Montesquieu, ovvero mi sono adoperato per fermare un abuso di potere esercitato all’interno dell’Azienda Autonoma di Stato per i Lavori Pubblici.
Nessuno mette in dubbio che l’AASLP sia un’Azienda Autonoma in quanto costituita in forma di impresa e dotata di personalità giuridica, ma qualcuno negli ultimi anni ha travisato a proprio piacimento la definizione di “Autonomia” permettendosi di rallentare progetti prioritari per la Segreteria di Stato o di operare nei vuoti normativi sammarinesi, in contrasto con la normativa italiana (a cui si fa riferimento in sua vacazio), come ad esempio nella materia degli asfalti. Ed i tecnici che sono “doverosamente vocati all’attuazione degli indirizzi politici assegnati dal Governo” e che, ancora oggi nonostante la crisi economica, hanno il privilegio di avere lo stipendio fisso tutti i 27 del mese, indipendentemente da quanto tempo impiegano per condurre un progetto perché hanno “la responsabilità di definire i modi e tempi tecnicamente ed economicamente migliori”, invece si prendono l’Autonomia di impiegare il doppio del tempo per condurre un progetto o di decidere quando vendere una Vibrofinitrice, facendo persino circolare le fotografie tra gli interessati, perché all’Azienda costa troppo ripararla per realizzare asfalti in Autonomia con le proprie squadre (senza il benché minimo coinvolgimento del CdA) mentre a qualche privato può invece convenire acquistarla e ripararla.
Proprio coloro che si spacciano per giusti intendendo “allocare al meglio le risorse sempre più esigue, per garantire strade più sicure, collaborando con l’Università di San Marino per definire in modo oggettivo, per ogni strada, indici di priorità su cui definire la programmazione degli interventi” nei fatti hanno speso soldi pubblici per fare sperimentazioni sulle strade sammarinesi spingendo la ricerca oltre i limiti consentiti dalla normativa ambientale e tecnico-prestazionale italiana. Questo è stato possibile ed hanno potuto operare legalmente all’interno del nostro territorio solamente perché la Repubblica di San Marino di fatto non ha legiferato in materia.
Ed è sotto gli occhi di tutti i cittadini lo stato di conservazione delle nostre strade, piene di fessure e buche. Via Cella Bella in centro storico di Città ne è l’esempio, un asfalto realizzato pochi anni fa ed oggi già sgretolato e pieno di buche. La qualità delle strade non dipende solo dagli indici di priorità o dai capitolati redatti dall’Università, né dal Segretario di Stato di turno, ma soprattutto dai tecnici competenti dell’AASLP che sono chiamati a scegliere i materiali migliori da usare sulle nostre strade. Il mandato conferito al Rettore dell’Università è finalizzato proprio a consentire un maggior controllo sulle attività svolte dal Centro di Ricerca e Didattica integrando gli attuali membri del Consiglio Direttivo con tecnici esperti dell’ARPA nonché sostituire chi ad oggi non ha più i titoli per partecipare in quanto non è più Direttore dell’AASLP.
Infine, si rende noto che l’Accordo con l’Università è costato oltre 93.000 euro in soli 4 anni e la Delibera di Congresso “Ordina e Dispone” di affidare all’Ufficio di Pianificazione Territoriale e per l’Edilizia (UPTE) la programmazione e la digitalizzazione dei dati di manutenzione strade sulla piattaforma GIS, (già praticata dall’Ufficio) nonché di avviare le procedure per reclutare un tecnico esperto nel Settore viabilità e bonifiche, che sviluppi internamente la programmazione e digitalizzazione degli interventi in collaborazione con l’UPTE per implementare, potenziare e soprattutto formare le competenze interne all’AASLP anziché affidarsi a soli professionisti esterni. Stefano Canti (Segretario di Stato al Territorio, l’Ambiente, l’Agricoltura, la Protezione Civile e i rapporti con AASLP): “RIGETTO con fermezza le accuse di ingerenza.
Ho solamente messo ORDINE al fine di attuare il programma di Governo secondo le regole amministrative, giuridiche e tecniche. Spiace che qualcuno si senta scomodo perché finalmente viene dato merito alle competenze anziché all’anzianità di servizio o all’appartenenza politica, spiace che proprio in questi giorni qualcuno stia perdendo le staffe con accuse verso colleghi meritevoli in carriera solamente perché si sente sgretolare da sotto i piedi il terreno del potere. Questi episodi vanno stigmatizzati, resi pubblici ed isolati.”