Essere competenti per un Segretario di Stato non è un “optional”, ma significa mettere a disposizione le proprie capacità per risolvere i problemi e migliorare, ove possibile, le condizioni della propria cittadinanza. A San Marino ci troviamo di fronte ad un Segretario alla Sanità, ormai in carica da oltre un anno, che avrebbe dovuto mettere mano alle riforme e che invece si è dimostrato totalmente inadeguato. Sul tema previdenziale non si è fatto nulla: ancora si devono incontrare le parti sociali ed economiche e non è stata presentata nessuna idea. Sul fronte vaccini, si è preferito sprecare oltre 1Milione di euro in consulenze invece che cercare forniture dalle case produttrici. Si pensi per esempio al progetto del nuovo ospedale, costato quasi 200mila euro senza sapere di preciso dove andranno a finire. Ma oggi, mentre i medici e gli anziani di Cerasolo si stanno vaccinando, quelli sammarinesi al contrario i vaccini non li hanno ancora visti, ed il nostro paese è tristemente in cima alla classifica mondiale dei decessi per Covid. Il Principato di Monaco e Andorra, piccoli stati come il nostro, stanno già vaccinando i propri cittadini avendo creato relazioni adeguate o contattato per tempo direttamente le case farmaceutiche. La nostra economia è in forte difficoltà e la vaccinazione tempestiva poteva davvero fare intravedere la luce in fondo al tunnel. Nemmeno per la terapia intensiva si è investito adeguatamente, specialmente nel periodo estivo, momento in cui si sarebbero potuti apportare cambiamenti importanti e funzionali al contrasto Covid-19. Senza considerare che si sta continuando a mettere a rischio i nostri anziani, medici e sanitari con la scelta, inspiegabile, non avallata nemmeno tecnicamente dall’Autority Sanitaria, di aprire il reparto Covid presso il Casale La Fiorina. Dove sono le riforme, dove sono i vaccini, dov’è l’accordo con l’Italia per aver le dosi adeguate? Ad oggi abbiamo solo una delibera generica “propedeutica” alla solita “benevolenza italiana”. Considerando che il Segretario Ciavatta non vuole, o peggio, “non sa” rispondere ai nostri interrogativi, riteniamo ormai inderogabile un confronto diretto con gli organismi tecnici ed amministrativi dell’ISS e per questo proponiamo con forza un’audizione dell’intero Comitato Esecutivo dell’ISS già durante le prossima sessione della Commissione 4 del prossimo 13 gennaio. Sapranno almeno loro dare alla cittadinanza le risposte che attende?
Libera